“Le imprese hanno già pagato tanto” Prando: “Le aziende hanno bisogno di fiducia, se vogliamo che rialzino davvero la testa”

Il Consiglio dei ministri che dà il via libera al nuovo decreto sulla road map delle riaperture. Mario Draghi dice no allo spostamento del coprifuoco alle 23 e la Lega si astiene. Il limite delle 22 resterà in vigore dal 26 aprile almeno fino al primo giugno. Poi si vedrà sulla base dell’andamento della pandemia.
Lo stesso giorno dovrebbe essere dato il via libera anche all’accesso nei ristoranti al chiuso con un orario ritenuto non congruo. Ma su queste date arriva anche un’altra precisazione di Palazzo Chigi: nel decreto non sono previste date di scadenze del coprifuoco.
Il decreto approvato dal Consiglio dei ministri prevede, fra le altre cose, anche il prolungamento dello stato d’emergenza al 31 luglio.Decisioni che hanno lasciato molto perplesso l’ambiente degli artigiani veronesi.
“Crediamo che il mondo delle imprese abbia già dato abbondanti dimostrazioni di pazienza e sopportazione – afferma Andrea Prando segretario regionale di Casartigiani Veneto – e che dopo questo lungo periodo abbia diritto a più fiducia. Più vaccini per coloro che lavorano visto che il pass verde creerà una disparità tra vaccinati e no, e più coerenza sui diritti che si hanno nell’essere impresa, consci del fatto che la convivenza con il virus è obbligata e che non può essere usato il “coprifuoco” per la cura della pandemia in una situazione come quella odierna. Non è sempre vero che la restrizione porta ai risultati attesi perchè ad ogni azione corrisponde reazione; favorisce l’abusivismo e la diffusione del virus oltre che ad uccidere l’economia”.