Il mondo di oggi attraverso una sessantina di filmati, di qualche minuto o alcune ore, provenienti da tutto il pianeta. Cortometraggi e film usciti dalla macchina da presa di registi internazionali ma anche di artisti in erba. al premio Oscar “Skin” di Guy Nattiv alla storia vera di una sposa bambina nell’Afghanistan di oggi, “Laila at the Bridge”, per passare dal delicato “Be Kind” all’anteprima di “A prescindere”, dedicato a Totò. Tutto questo è il San Giò Verona Video Festival che, quest’anno, festeggia il traguardo della 25esima edizione. La rassegna internazionale, che si terrà dal 23 al 27 luglio nella chiesa di Santa Maria in Chiavica, ha come obiettivo emozionare gli spettatori con storie che raccontano il mondo di oggi, una realtà dalla mille sfaccettature che fa emozionare ma anche riflettere. Cinque le giornate di proiezione, tutte ad ingresso gratuito, il pomeriggio dalle 16 e la sera dalle 20.30. Un festival che si propone di soddisfare davvero tutti i gusti, con storie di vita vera e documentari, pellicole girate da pochi mesi o che hanno già vinto premi in tutto il mondo. A scegliere i migliori girati saranno due giurie internazionali, una per i corti, ossia pellicole della durata di massimo 30 minuti, e una per i lunghi, film oltre la mezz’ora. Il festival si aprirà martedì 23 luglio, alle 16 con Los Pilares, lungometraggio spagnolo, e chiuderà sabato 27 con i corti della sera, tra cui l’italiano ‘Il mondiale persiano”. La rassegna è stata presentata in sala Arazzi dall’assessore al Tempo libero Filippo Rando. Presenti il direttore artistico Ugo Brusaporco e alcuni giurati del festival. “Ogni anno, con puntualità, torna questo progetto cinematografico di livello internazionale, un pezzo di cinema che da tutto il mondo arriva a Verona con una proposta culturale che, in controtendenza con quanto avviene normalmente, è totalmente gratuita”, ha detto l’assessore Rando.