Le future alleanze di Agsm “una questione da riaprire” “La città che sale” scende in campo sullo scottante problema

La questione delle possibili alleanze strategiche di Agsm è giustamente al centro del dibattito politico cittadino. Agsm è una delle aziende partecipate che più stanno a cuore ai cittadini veronesi per avere fornito in tanti decenni servizi fondamentali alla vita delle loro famiglie. “La città che sale” ritiene che le scelte che verranno approvate a tale proposito dai responsabili dell’azienda e dal Consiglio comunale dovranno anteporre ad ogni altra considerazione gli interessi dei cittadini veronesi. Tali interessi, si legge in una nota dell’associazione, consistono nell’avere dei servizi di qualità – le forniture di gas, elettricità e lo smaltimento dei rifiuti – ad un costo conveniente; nel fruirli grazie a soluzioni tecnologiche rispettose delle esigenze ambientali; nella possibilità di rappresentare con incisività ed efficacia gli interessi del nostro territorio nel soggetto che erogherà tali servizi. Ma Agsm non è solo una fondamentale azienda erogatrice di servizi: essa costituisce anche un volano industriale ed occupazionale importantissimo del nostro territorio. L’attuale gestione dell’azienda ha impostato fin dall’inizio una strategia molto precisa, finalizzata a costituire una alleanza strategica con la vicentina Aim e la bresciana A2a, senza aprire un confronto in una gara pubblica alla quale potessero partecipare altre aziende del settore. Tale scelta è stata giustificata dalla obiettiva infungibilità tecnico industriale della soluzione prospettata con quelle di altri potenziali soggetti. Non entriamo in merito a tale valutazione. Rimane il fatto che in questo modo si è vanificata la possibilità, per l’opinione pubblica, di maturare un giudizio consapevole, a proposito, valutando altre concrete opzioni. Questo non è accettabile. In queste ore la presidenza della Agsm ha dichiarato alla stampa l’intenzione di aprire un confronto con altri possibili interlocutori territoriali, al fine di valutarne le proposte, a partire dal 14 maggio, per quattro settimane. Scelta tardiva ma apprezzabile se permetterà un vero confronto.