Conoscere le mura e le fortificazioni attraverso modellini tridimensionali, ricomposizioni virtuali e persino con dei videogiochi. Grazie alle più moderne tecnologie informatiche, il sistema fortificato veronese sarà dotato di un approccio ‘contemporaneo’, che ne migliorerà la conoscenza sotto tutti gli aspetti e ne permetterà una valorizzazione nuova e più ampia. Studiosi e ricercatori sono già all’opera, il lavoro da fare è molto e articolato, ma il tempo a disposizione c’è tutto. E’ infatti di cinque anni l’accordo siglato tra Comune di Verona e Università di Pavia per la creazione di un archivio digitalizzato per la documentazione e valorizzazione delle strutture fortificate veronesi, un progetto unico che per la prima volta tiene conto del sistema delle mura in relazione al sistema cittadino. L’obiettivo è quello di creare, attraverso il rilievo, un vero e proprio archivio digitale di catalogazione di beni architettonici e archeologici che riguarda tutto il sistema fortificato veronese, che va dagli 11 chilometri di cinta muraria alle porte cittadine, dai bastioni ai valli. Un lavoro massiccio che porterà ad avere un’informazione completa sui diversi aspetti del patrimonio difensivo cittadino, storici, architettonici, artistici ma anche ambientali. Tutto ciò inciderà positivamente su due aspetti fondamentali per il sistema fortificato veronese, la sua conservazione e la sua valorizzazione. Conoscere nel dettaglio un monumento, come è cambiato nel corso del tempo, i diversi materiali di cui è formato, è infatti fondamentale per garantire, oggi come in futuro, interventi di restauro e conservazione precisi e puntuali. Sul fronte della conoscenza, il progetto diventa l’occasione per pensare a nuove forme di promozione e valorizzazione del patrimonio, a vantaggio dell’ambito più strettamente di studio e ricerca ma anche di quello turistico, con percorsi conoscitivi da affiancare a convegni, seminari e work shop. Entro l’anno sarà attivata una piattaforma per vedere lo stato di avanzamento del progetto, i siti in fase di studio, le tecnologie utilizzate.Un’occasione anche per i cittadini veronesi che desiderano conoscere e visitare il sistema fortificato cittadino che, dal 2000, fanno di Verona città patrimonio dell’Unesco. Il progetto sarà elaborato dal Dipartimento Ingegneria Civile e Architettura dell’Università degli Studi di Pavia, uno dei più accreditati a livello mondiale per studi di questo tipo, con ricerche in corso in diverse città italiane e estere. Negli spazi del Centro di Documentazione Verona Città Fortificata al bastione delle Maddalene, è stata data un’anticipazione del progetto e del suo risultato, con slide, video 3D e filmati realizzati dai ricercatori di Pavia. All’incontro era presente il professor Sandro Parrinello del Dipartimento Ingegneria Civile e Architettura dell’Università degli Studi di Pavia, responsabile del progetto di realizzazione dell’archivio digitalizzato. “Con questo progetto prosegue l’impegno dell’Amministrazione verso la tutela del patrimonio difensivo presente in città – ha detto l’assessore ai Rapporti con l’Unesco Francesca Toffali -. Una grande presa di responsabilità ma doverosa, a pochi mesi dal ventennale di Verona patrimonio Unesco, con un progetto che andrà a beneficio delle strutture fortificate e della loro conservazione ma anche di altri comparti, come quello della ricerca ma anche del turismo, con percorsi e iniziative ad hoc. La collaborazione con l’Università di Pavia non è nuova – spiega l’assessore ricordando un progetto di studio su Porta Palio -. Il Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura è il numero uno in questo settore, ci è sembrato naturale condividere questa grande scommessa”. Riunite per la prima volta tutte le associazioni.