“Due pagine strappate dal grande libro della storia d’Italia – ha detto Olmi – vicende che devono essere portate all’attenzione del popolo italiano perché fatti del genere non debbano più ripetersi.”
Si è svolto a Cerea il convegno su Norma Cossetto, foibe, esodo e i grandi drammi dimenticati del Novecento.
Ha avuto grande successo il convegno organizzato dal Comitato 10 Febbraio e dall’Associazione Culturale Cerrus-Etum per parlare di Norma Cossetto, foibe, esodo dal confine orientale d’Italia e delle vicende dimenticate del Novecento.
La manifestazione è stata l’occasione per presentare il libro “Norma Cossetto, Rosa d’Italia” edito da Eclettica Edizioni.
I lavori sono stati aperti dal presidente dell’Associazione Culturale Cerrus-Etum Johnny Torresani, che ha ringraziato l’amministrazione comunale di Cerea e il Sindaco Marco Franzoni. Interessanti gli interventi di Matteo Zago, consigliere comunale di Cerea che ha annunciato la prossima intitolazione di una piazza cittadina a Norma Cossetto e Massimiliano Zuliani, consigliere comunale di Sanguinetto.
Presenti al dibattito Cristina Morandi, assessore comunale alle pari opportunità che ha letto la motivazione della medaglia d’Oro al Merito Civile concessa alla giovane martire istriana e la consigliera comunale di Sanguinetto Katy Ferrigato.
Con l’ausilio di diapositive, il giornalista Silvano Olmi, vice presidente dell’Associazione Nazionale Vittime delle marocchinate e dirigente nazionale del Comitato 10 Febbraio, ha messo a confronto due grandi drammi italiani: le foibe e le violenze consumate dalle truppe coloniali francesi. “Sono passaggi fondamentali che non dobbiamo dimenticare e che devono restare vivi nella memoria collettiva”.