Un aiuto di primo orientamento alle donne in difficoltà vittime di abusi, violenze fisiche e psicologiche. È questo l’obiettivo del progetto “Mimosa” presentato nella sede di Federfarma Verona che parte dalle farmacie per allargarsi al territorio e alle principali realtà locali di sostegno alle donne. Il progetto è partito mettendo a disposizione attraverso le farmacie aderenti a Federfarma Verona un pieghevole contenente i riferimenti dei principali centri di ascolto accreditati sul nostro territorio a cui le donne possono rivolgersi. La farmacia costituirà così il primo sportello di aiuto grazie alla figura professionale del farmacista che avrà la sensibilità di cogliere eventuali casi delicati a cui saper essere di supporto e orientamento primario. I farmacisti parteciperanno ad uno specifico momento formativo finalizzato all’individuazione delle più opportune modalità di accoglimento e dialogo all’utenza femminile grazie a Tiziana Cargnelutti, responsabile del Centro Antiviolenza P.E.T.R.A. del Comune di Verona. L’iniziativa è resa possibile grazie al Comune di Verona, Provincia di Verona, Vision – Osservatorio Nazionale di Vittimologia, Telefono Rosa, Spazio Ascolto Uomini, Centro Antiviolenza telefono h24, Prefettura di Verona, Rete Nazionale Antiviolenza h24, Ordine Farmacisti, Agifar giovani farmacisti. Presenti alla conferenza stampa Marco Bacchini, Arianna Capri, Davide Garzon rispettivamente presidente, vicepresidente e segretario di Federfarma Verona e referenti del progetto “Mimosa”, Tiziana Cargnelutti, Cinzia Albertini responsabile Ufficio Cultura delle Differenze Pari Opportunità, Maria Fiore Adami presidente della commissione consiliare, tutti del Comune di Verona; Paola Poli consigliera Pari Opportunità della Provincia, Matteo Zerbinato presidente Agifar Verona, Federico Realdon Presidente Ordine Farmacisti Verona.
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