Nella delicata partita a scacchi sulla Fondazione Arena, in fase di rinnovo, la sovrintendente in scadenza Cecilia Gasdia piazza le sue contromosse per rispondere a chi la vorrebbe sostituire. E incassa due sostegni molto pesanti, con tanto di lettere nero su bianco da parte di due soci di grande peso. A fronte della comunicazione che la Gasdia, che ricordiamo ha ottenuto buoni risultati nel suo mandato anche se è esploso il numero delle cause di lavoro per le richieste di stabilizzazione, con la quale avvisava i soci di essere disponibile a procedere in regime di prorogatio in vista del rinnovo dei vertici, la Camera di commercio e Cattolica le hanno rinnovato la fiducia. La prima lettera è del presidente dell’ente camerale, Giuseppe Riello, che siede nel Consiglio di indirizzo: “In considerazione dei positivi risultati conseguiti in questi anni dalla Fondazione, e tenuto conto delle attività e progettualità in essere per la stagione che prenderà avvio nel prossimo mese di giugno, ritengo di esprimere già da ora il mio parere favorevole alla sua conferma quale sovrintendente della Fondazione Arena”. Se l’appoggio della Camera di commercio era in parte scontato, suscita più sorpresa e curiosità la presa di posizione di Davide Croff, che pure lui siede nel Consiglio di indirizzo, per Cattolica Assicurazioni. E la lettera firmata da Croff lascia intendere più cose di quanto c’è scritto. Il presidente di Cattolica, dopo aver espresso il parere favorevole al regime di prorogatio, nella lettera a Cecilia Gasdia esprime “l’auspicio affinché nella scelta del prossimo sovrintendente per il prossimo quinquennio possano essere compiutamente valutati l’ottimo lavoro e gli eccellenti risultati conseguiti sotto la sua direzione altamente professionale al fine di considerare il rinnovo del suo incarico”. Una lettera, quella di Croff, che lascia intendere la volontà di Cattolica Assicurazioni di essere ancora protagonista in Fondazione Arena, almeno per un altro anno come socio e come sponsor e quindi il posto in Consiglio di indirizzo dovrebbe essere confermato. Dopo questi due gol messi a segno, la Gasdia, che ricordiamo è schierata politicamente con Fratelli d’Italia formazione per quale è stata anche candidata, potrà contare sul consigliere che verrà espresso dalla Regione (oggi è Maestrelli) e con tutta probabilità anche sul consigliere che verrà indicato dal ministro dei Beni culturali, Sangiuliano, della stessa area politica. Di fatto, il sindaco Tommasi potrebbe ritrovarsi in Fondazione Arena solo con due posti per il centrosinistra (il suo e quello dell’attuale rappresentante del Comune Marilisa Allegrini o chi per lei, le candidature sono aperte) contro i quattro del centrodestra. Di conseguenza un nuovo sovrintendente di area Pd o centrosinistra verrebbe a guidare la Fondazione Arena sapendo già di avere un Consiglio di indirizzo che lo vedrebbe in minoranza. Non un bel viatico, di sicuro. Del resto, Tommasi come può pensare di rinnovare la Gasdia, così politicamente schierata, avendo una maggioranza in Comune che ha molte componenti di sinistra fortemente contrari all’attuale sovrintendente e che ne chiedono il rinnovo senza se e senza ma. Componenti politiche che potrebbero, nel caso in cui sulla Fondazione non si ottenesse un ricambio, potrebbero aprire le prime crepe nella maggioranza di Tommasi.
Anche in Giunta c’è chi tifa Cecilia
E il sindaco deve fare i conti anche con la Giunta, oltre che con il Consiglio comunale, perché almeno due assessori sarebbero a favore di una riconferma della Gasdia.E già a gfine dicembre il presidente di Confcommercio Paolo Arena aveva rotto gli indugi schierandosi per la riconferma dell’attuale sovrintendente: “Come rappresentanti delle imprese dei settori veronesi del turismo e del terziario ci sentiamo in dovere di esprimere il nostro convinto apprezzamento per quanto fatto da questo management, riconoscendo l’ottimo lavoro svolto dalla sovrintendente Gasdia vorremmo dedicare un plauso a tutta la sua squadra, visti i risultati di cui andiamo fieri”. Una partita delicatissima, dunque, molto complicata, dove il sindaco deve maneggiare cavi ad alta tensione e proprio per questo l’altro giorno Tommasi ha incontrato a Roma il ministro della Cultura Sangiuliano. “E’ stato un incontro molto cordiale” ha detto al termine “nel quale abbiamo affrontato diversi argomenti riguardanti Verona, dal ritrovamento del nuovo sito archeologico dell’albergo romano (all’ex cinema Astra-ndr alla Domus Mercatorum (che è stata messa in vendita dalla Camera di commercio ma potrebbe intervenire lo Stato-ndr). Abbiamo parlato anche delle Mura e del Cortile di Giulietta. E anche di Fondazione Arena e dell’iter che riguarda il rinnovo delle varie cariche”. Tommasi anticipa: “Ci siamo dati appuntamento a Verona nelle prossime settimane per approfondire le varie tematiche”. All’incontro erano presenti anche l’assessora alla Cultura Marta Ugolini e il sottosegretario Gianmarco Mazzi, altra pedina da sostituire alla guida di Arena extralirica.
Giuliano Polo il supertecnico
Ma chi potrebbe sostituire Cecilia Gasdia? Come già anticipato circola il nome di Maurizio Roi, sovrintendente del Carlo Felice di Genova. Ma sono in salita le quotazioni di Giuliano Polo già sovrintendente della Fondazione Arena di Verona dal 2016 al 2018. La nomina venne rese nota e pure caldeggiata a suo tempo, dal Commissario straordinario della Fondazione, Carlo Fuortes, che la suggerì al ministro dei Beni e delle Attività culturali, Dario Franceschini. Polo venne scelto per portare a compimento la gestione commissariale e per risanare la Fondazione Arena, come spiegò Fuortes: “Ho proposto al ministro Franceschini di ripristinare l’organo di gestione per favorire il rilancio delle attività e per dare piena attuazione alle azioni contenute nel Piano di Risanamento 2016 -2018” in quanto “Polo è grande esperto di amministrazione e gestione di fondazioni liriche”, l’uomo adatto per il processo di risanamento e di sviluppo”. Proprio per queste sue competenze Polo viene visto come la figura tecnica ideale per ricomporre le frizioni con i lavoratori e i sindacati a fronte delle oltre 100 cause di lavoro che saranno uno dei primi problemi per il nuovo sovrintendente. Affari Generali e dei Rapporti Istituzionali della Fondazione dell’Accademia Nazionale di S.Cecilia.