Di fronte alla profonda crisi determinata dalla emergenza sanitaria che ha colpito duramente anche l’industria edilizia la rete delle Casse edili, coordinata dalla Commissione nazionale (CNCE), si è mobilitata per mettere a disposizione di tutti i lavoratori aderenti le risorse disponibili.
“Complessivamente – afferma il presidente della CNCE e di ANCE Verona, Carlo Trestini – si tratta di 280 milioni, di cui oltre 187 milioni relativi all’APE, risorse legate all’anzianità edile che con un grande sforzo collettivo siamo riusciti ad anticipare consentendo alle Casse sul territorio di avviare l’erogazione a 280 mila lavoratori in tutta Italia a partire già dal 1 Aprile. A questi si aggiungono oltre 90 milioni del fondo GNF, relativo alle ferie in questo caso, accantonate nell’ultimo trimestre 2019. Gratifiche che in regime ordinario il lavoratore edile prenderebbe, in due tranche, la prima a luglio e la seconda a dicembre, e che abbiamo anticipato in misura dell’80% ad Aprile. Risorse che arriveranno all’intera platea dei lavoratori iscritti alle Casse, che ammontano a oltre 450 mila operai edili.”
La gravità della situazione e l’urgente necessità di sostenere i lavoratori di fronte alla sospensione dell’attività edilizia, che ha coinvolto la quasi totalità delle imprese, ha determinato una generale mobilitazione da parte di tutte le 115 casse edili ed edilcasse presenti in ogni provincia.
“Grazie all’accordo tra le Parti sociali, in rappresentanza delle organizzazioni imprenditoriali (ANCE, artigiani e cooperative, , associazioni PMI) e sindacali dei lavoratori (Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-CGIL) – sottolinea Antonio Di Franco vicepresidente della CNCE.