Confcommercio Unione Regionale Veneto ha realizzato un progetto di formazione per gli operatori delle aree lavoro, relazioni sindacali e formazione della propria organizzazione, per la gestione del personale straniero, sul diritto di migrazione, le norme che lo prevedono e ne fissano le possibilità e i limiti. L’iniziativa è nata per aiutare le aziende del territorio che faticano a trovare personale, anche nel settore turistico, del commercio e dei servizi: migliaia sono i posti vacanti. E si è articolata in due appuntamenti presso la sede di Mestre.
“Nei prossimi anni si profila un saldo sempre negativo tra entrate e uscite: la denatalità sempre più grave modifica anche la demografia del lavoro – spiega il presidente di Confcommercio Veneto Patrizio Bertin –. I settori della distribuzione e dei servizi devono prepararsi a questa nuova sfida, in un periodo difficile dove anche gli imprenditori di aziende sane e produttive del Veneto stanno superando abbondantemente l’età del lavoro e rischiano di lasciare le aziende senza testimone. Diventa quindi estremamente utile affrontare questo problema e offrire risposte alle aziende. Bene che ci siano queste collaborazioni con la Regione Veneto e il suo braccio operativo Veneto Lavoro”.
Indispensabile, in prospettiva futura, ma non troppo remota, è attivare progetti per formare, integrare e avviare al lavoro il personale straniero. La normativa che regola il settore non è di semplice e di immediata comprensione. Eventuali errori nella gestione comportano gravi conseguenze che superano il contenzioso lavoristico. Trovare soluzioni da questo punto di vista per le imprese diventa quindi un nuovo prezioso servizio. In aula ha partecipato una quarantina di tecnici e funzionari delle Ascom Confcommercio delle sette provincie del Veneto. Il corso di formazione è stato organizzato grazie al prezioso supporto di Veneto Lavoro e affidato alla dottoressa Emilia Pauletti con questo titolo: “La condizione giuridica del lavoratore straniero e l’accesso al mercato del lavoro”.
“I cittadini stranieri – sottolinea Tiziano Barone, direttore di Veneto Lavoro – rappresentano ormai da tempo una componente strutturale del mercato del lavoro veneto e hanno un ruolo fondamentale non solo nel bilanciare dinamiche demografiche che vedono la popolazione italiana invecchiare e ridursi sempre più, specie quella in età lavorativa, ma anche per rispondere ai fabbisogni professionali delle imprese del nostro territorio. Ma l’ingresso nel mercato del lavoro deve essere opportunamente presidiato, accompagnato e sostenuto. Per questo siamo lieti di poter dare il nostro contributo a iniziative di formazione e informazione, come quella promossa da Confcommercio Veneto”.
Il programma didattico si è articolato in due moduli: dopo aver approfondito i principi generali della disciplina relativa all’ingresso, al soggiorno e all’accesso al mercato del lavoro del cittadino straniero, ha affrontato anche le questioni applicative pratiche relative alla documentazione necessaria e alle prassi adottate per una corretta assunzione del lavoratore straniero.