La giunta regionale del Veneto, su proposta dell’assessore al lavoro Elena Donazzan, ha approvato la delibera che prevede la prosecuzione del finanziamento relativo alla sperimentazione dell’Assegno per il lavoro destinando 20 milioni di euro all’iniziativa.
“A distanza di circa tre anni dall’avvio della sperimentazione – spiega Elena Donazzan, Assessore regionale al Lavoro, – i dati di monitoraggio evidenziano che l’Assegno per il lavoro continua ad essere una misura di successo che favorisce l’attivazione della persona nella ricerca attiva del lavoro attraverso la personalizzazione del percorso. Questo ci ha convinto che era necessario proseguire sulla strada tracciata. Così, ai 52 milioni stanziati fino allo scorso anno, per quest’anno abbiamo previsto 20 milioni di euro per supportare i disoccupati che con la pandemia stanno aumentando”.
“L’assegno per il Lavoro si dimostra uno strumento efficace, veloce e utile per l’inserimento al lavoro e la differenza con il Reddito di cittadinanza diventa sempre più marcata – sottolinea ancora Donazzan. – Il paragone tra queste due azioni fa emergere che il nostro Assegno per il Lavoro in 10 giorni circa mette il disoccupato nelle condizioni di poter realmente trovare un lavoro, pone in una sana concorrenza il sistema privato dei Servizi per il Lavoro e obbliga il CPI ad essere sempre aggiornato. Il Reddito di cittadinanza, invece, non ha vincoli di tempo, non stimola il servizio pubblico ed esclude il ruolo del privato e, di fatto, la garanzia del sussidio senza impegni veri e propri per il percettore del Reddito in situazione di non accettare alcuna proposta di lavoro”.
La delibera è stata emanata in attuazione della DGR 1332 del 16 settembre 2020 relativa alla realizzazione degli interventi sul Piano Sviluppo e Coesione a seguito dell’Accordo tra Regione del Veneto e Ministro per il Sud e la Coesione territoriale (Delibera CIPE n. 39 del 28/07/2020). Le risorse del Piano sono destinate al finanziamento di iniziative sia di contrasto all’emergenza “COVID-19” sia volte a garantire la piena attuazione della strategia del POR FSE Veneto 2014-2020.
Per quanto riguarda i risultati fino ad oggi ottenuti dall’iniziativa, il più recente report di monitoraggio riporta che al 30 settembre 2020 gli Assegni per il Lavoro rilasciati dai Centri per l’Impiego del Veneto sono stati complessivamente 47.206, di cui 9.683 (21%) rilasciati dai Centri per l’Impiego della provincia di Padova (il 20% del totale), 9.292 da quelli di Treviso (20%), 9.193 Verona (19%), 8.992 Vicenza (19%), 5.946 Venezia (13%), 2.233 Rovigo (5%) e 1.867 Belluno (4%).
Il tempo che intercorre tra la richiesta e il rilascio dell’Assegno, che è subordinato alla verifica dei requisiti e al profiling del lavoratore da parte del CPI competente, è mediamente inferiore ai 10 giorni. Gli assegni rilasciati nel terzo trimestre del 2020 sono complessivamente 4.001 mila, un valore inferiore a quello registrato nello stesso periodo del 2019 ma in netta crescita rispetto al periodo aprile-giugno 2020, quando si erano fatti sentire gli effetti del lockdown dovuto all’emergenza Covid-19, con le conseguenti limitazioni agli spostamenti, e avevano iniziato a dispiegarsi quelli delle misure di tutela dei livelli occupazionali, prime fra tutte l’estensione della cassa integrazione e il blocco dei licenziamenti, che avevano contribuito a limitare il numero di cessazioni di rapporti di lavoro e di conseguenza il numero di ingressi in stato di disoccupazione, condizione necessaria per poter richiedere l’assegno per il lavoro.