La Questura di Verona ha avviato un progetto finalizzato a coinvolgere i genitori di ragazzi protagonisti di episodi di “bullismo” sulle conseguenze delle loro azioni. L’obiettivo è quello di evitare che queste ultime, qualora ripetute nel tempo, comportino più gravi conseguenze sul piano giudiziario. Con questo fine, nella giornata di ieri, sono stati convocati negli Uffici di Lungadige Galtarossa i genitori di otto giovani – di età compresa tra i 14 e i 17 anni – che, poco più di un mese fa, si sono resi protagonisti di azioni di prepotenza nei confronti di coetanei i cui genitori erano anch’essi presenti all’incontro. Nell’occasione, i funzionari di Polizia hanno evidenziato l’importanza dell’assunzione delle responsabilità anche da parte degli adulti e si sono messi a disposizione per ogni futura attività di supporto all’azione educativa delle famiglie. L’incontro si è svolto in un clima di particolare collaborazione dove i genitori, tutti, senza eccezioni, hanno assunto in modo responsabile un atteggiamento di apertura e consapevolezza. Ciò testimonia l’importanza di instaurare un circuito collaborativo tra Istituzioni e cittadini, in particolare gli adulti che – in qualità di genitori o insegnanti – costituiscono delle figure guida nella vita dei ragazzi. Questo perché è fermo convincimento del Questore Roberto Massucci che “la Polizia di Stato deve essere al fianco di genitori, scuola, e Servizi Sociali, nel recupero di giovani che vivono momenti di sbandamento in quella che è una delle missioni più difficili e delicate degli adulti: educare alla responsabilità”. A conclusione dell’incontro, i familiari dei giovani coinvolti hanno ringraziato i poliziotti e chiesto loro di supportarli affinché i loro ragazzi possano comprendere le conseguenze delle proprie azioni.
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