I cittadini che risiedono in via XX settembre non sanno da che parte guardare, ma andiamo con ordine. I cantieri aperti a Verona si moltiplicano fra la costernazione di automobilisti e pedoni costretti, di volta in volta, a destreggiarsi fra deviazioni e modifiche alla viabilità. Sono così tanti i lavori in corso da sembrare quasi parte dell’arredo urbano. A farne le spese, oltre ai veronesi, anche i turisti spesso basiti di fronte alle innumerevoli opere in corso.
Scontro sui lavori in via XX settembre
Solo pochi giorni fa erano state sollevate da più parti proteste per la mancata riapertura dei sottopassi in occasione del Vinitaly, e poi per ritardi nella riapertura delle scale mobili del parcheggio del gasometro, per non parlare del ponte Nuovo di cui ormai i cittadini hanno dimenticato l’esistenza.
Fin qui i disagi alla viabilità, a seguito del nuovo cantiere in programma, però, a mettersi nelle mani nei capelli sono i commercianti e gli esercenti di via XX Settembre seriamente preoccupati del destino delle loro attività durante i 12 o, più probabilmente 14 mesi, durante i quali la principale via del quartiere, vero e proprio cuore pulsante di Veronetta, rimarrà chiusa per il rifacimento delle fognature e per il filobus.
La voce unanime di chi in via XX settembre lavora riguarda la poca chiarezza da parte del Comune sui reali tempi e modi in cui si svolgeranno i lavori.
Come dare loro torto, d’altra parte, considerando i ritardi, già citati, che questa amministrazione ha accumulato nel corso del solo ultimo anno: Ponte Nuovo, i sottopassi, poi Ponte Catena e, infine, le famose scale mobili ancora da inaugurare.
Un intervento che spaventa
Un intervento certo atteso e necessario, quello per l’adeguamento delle fognature in via XX
settembre ma che spaventa la cittadinanza, gli esercenti e commercianti che in quella via lavorano da anni.
Il Comune dal canto suo non getta acqua sul fuoco, piuttosto benzina con un annuncio calato dall’alto senza per altro specifiche sul cantiere. L’assessore afferma che sarà un’opera divisa in pezzi, ma non specifica quanto lunghi saranno questi lavori e non rassicura sulla durata degli stessi, e si limita a dire che “era un intervento necessario”.
Quindi da Piazza Santa Toscana fino a via San Paolo il vero Sindaco di Verona, come lo definisce Tosi, l’Ass. Ferrari ha deciso, con il placet della giunta, di chiudere per più un anno l’accesso a via venti (come viene comunemente chiamata). Tutto le auto che percorrono questa strada, che sono giornalmente all’incirca sulle mille, verrà dirottato su via Torbido.
Lavori in via XX settembre: cosa ne pensano gli esercenti
Ora, al di là delle riflessioni personali, l’amministrazione decide di aprire un nuovo cantiere a Verona, ma i i commercianti e gli esercenti cosa ne pensano?
Elemento comune dell’opinione degli esercenti è la paura e preoccupazione di cosa possa accadere, considerando che dal comune non hanno ricevuto nulla. Tra gli intervistati anche i nuovi titolari del Campus, bar universitario situato a metà della via, la macelleria Bertani, la Farmacia San Paolo, la drogheria Emaldi e altri gestori che preferiscono rimanere nell’anonimato.
All’uniscono i titolari di questi attività esprimono rammarico per la decisione presa, la farmacia San Paolo comprende la ragione e ne prende atto, chiedendo solamente una comunicazione chiara sia in termini di portata dei lavori e di tempistiche. Non solo, la dottoressa Trittone ha chiesto di mantenere un passaggio pedonale per i numerosi anziani che ogni giorno fruiscono dei servizi presso la sua farmacia e per la fornitura stessa di medicinali.
Della stessa opinione è Daniela, la titolare della drogheria Emaldi che aggiunge a quando
detto dalla dottoressa com un pizzico di ironia “speriamo che non accada come col Ponte
Nuovo”.
Moreno, invece, della macelleria Bertani si aggiunge alle richieste dei colleghi e chiede che la giunta incontri i commercianti e gli esercenti della via per rassicurare i cittadini, soprattutto perché con la sua attività ha bisogno che la merce gli arrivi di fronte al negozio. Come detto in precedenza, la nuova gestione del Campus si appresta a rimodernare il locale e ha molta paura di trovarsi le transenne di fronte alla porta del proprio locale. Per loro, purtroppo, l’annuncio della giunta è stata una doccia fredda inaspettata. Proseguendo lunga la via, diverse realtà chiedono chiarezza e trasparenza.
Un amministrazione in ritardo
Per evitare attacchi gratuiti dalle forze politiche, la mossa del Comune, almeno per questa volta, dovrebbe parlare a cuor nudo. Altre volte la Giunta ha giocato al lotto con i numeri delle date della riapertura dei sottopassaggi e di Ponte Nuovo col risultato di creare malcontento nella popolazione e critiche aspre dalle opposizioni.
Insomma, tutti gli esercizi di via venti sono d’accordo col comune affinché ristrutturi via XX
Settembre. Chiedono, però, un’unica cosa: chiarezza. Di per sé, volendo spezzare una lancia a favore del Comune, l’intervento non è sbagliato, anzi, è necessario, non solo per il suolo pubblico, ma anche e soprattutto per il privato cittadino che ad ogni acquazzone si vede la cantina allagata fino al soffitto.
Di questo intervento se ne parlava già dieci anni fa, come ricordano i politici che si sono susseguiti a Palazzo Barbieri. Un difetto di questo inquilino, però, è che non parla. Lascia parlare i suoi assessori ma non guarda in faccia il cittadino per spiegargli le ragioni di questa scelta di governo della città.