Sono partiti nelle scorse settimane i lavori di potenziamento ed estensione della rete fognaria nel Comune di Negrar. L’intervento, realizzato da Acque Veronesi, prevede la realizzazione di nuove condotte fognarie in alcune località del paese fino ad oggi sprovviste di tali infrastrutture. Fortunatamente la rete delle acque reflue di Negrar copre già oggi gran parte dell’area pianeggiante e pedecollinare del territorio comunale, mentre è sviluppata ed estesa solamente in parte nei centri abitati collinari che, per motivi geografici, sono più difficili da raggiungere a livello infrastrutturale. Le nuove tubature andranno così a servire i centri abitati e i relativi reflui urbani delle frazioni di Jago e Carpenè tramite la realizzazione e la posa di appositi collettori a gravità dal diametro di 250 millimetri. I lavori prevedono l’estensione della rete fognaria comunale con la costruzione di circa 1065 metri di nuove tubature (855 metri a Jago e 210 metri a Carpanè). I reflui verranno successivamente indirizzati verso un collettore principale che si allaccia alla rete fognaria di Verona e con recapito finale al depuratore comunale di Verona. L’intervento, che terminerà ad inizio agosto, comporterà inevitabilmente una serie di cantieri stradali che interesseranno in particolare le vie Jago di Mezzo, Cà Bertoldi e Carpenè. “L’opera rientra nell’ambito di un quadro generale di potenziamento, adeguamento ed estensione delle infrastrutture idrico-fognarie che in questi mesi ha interessato moltissimi Comuni della provincia scaligera – ha detto il presidente di Acque Veronesi Niko Cordioli – A Negrar la società ha investito con questo intervento 265 mila euro per nuove infrastrutture che consentiranno l’allacciamento alla rete fognaria comunale a circa 200 abitanti fino ad oggi costretti ad utilizzare pozzi privati o vasche imhoff. L’estensione delle condotte ed i relativi allacciamenti comporteranno inoltre un maggiore rispetto ed equilibrio ambientale grazie ad una migliore gestione del deflusso dei reflui che non saranno più dispersi nel sottosuolo.