“Lavori all’Arsenale? Chi ci crede?” “Negli ultimi anni ce ne sono stati troppi annunci a vuoto: sarà così anche stavolta”

“Negli ultimi quattro anni si possono contare almeno quattro annunci del Sindaco che dichiara “aperti” e “irreversibili” i cantieri per la riqualificazione dell’Arsenale, sta di fatto però che la sua amministrazione finirà, così come è iniziata, con la questione del rifacimento dei tetti, che rappresenta soltanto 1 lotto dei 7 inizialmente previsti per la riqualificazione”, commentano i consiglieri del Pd, Benini, La Paglia e Vallani.
“Starà dunque agli elettori giudicare se andare avanti “spediti” significa impiegare 1.230 giorni, dal 27 dicembre 2017, data del primo studio di fattibilità sul primo lotto, ad oggi per la progettazione, e altri 542 giorni, da oggi fino al 3 novembre 2022 per la realizzazione del primo lotto riguardante appunto i tetti”.

“L’Arsenale? Sboarina e Segala spendono 7 milioni di soldi pubblici per i tetti, sui quali poi però dovranno intervenire di nuovo nel momento in cui sistemeranno gli interni, perché l’impiantistica interna arriva ai sottotetti. Quindi Sboarina e Segala per propaganda buttano al vento 7 milioni dei cittadini per dei tetti che poi andranno risistemati. Nel frattempo nel 2022 – a fine mandato Sboarina – avremo un Arsenale con i tetti nuovi, ma ancora inagibile per gli spazi interni da rifare. Un capolavoro” dice sarcastico Flavio Tosi.
Il quale ricorda che “se Sboarina nel 2017 non avesse cancellato il project della mia Amministrazione oggi i veronesi avrebbero l’Arsenale già totalmente riqualificato. Questo è un dato di fatto ed è la differenza tra chi ha lavorato concretamente per la città e chi in totale confusione si muove a casaccio, senza un preciso senso”.
Tosi infine ricorda che “ad oggi, nel pseudo-progetto Sboarina, poi non si parla di bonifica dell’Arsenale. È il tema centrale: la riqualificazione dell’Arsenale dovrebbe partire dalle fondamenta, le aree verdi che sono da bonificare completamente da materiali tossici, poi si dovrebbe passare agli spazi interni e infine ai tetti. Invece Sboarina parte dalla fine e non prevede l’inizio, cioè la bonifica. Tragicomico”.

Infine, l’intervento di Bertucco, Verona e Sinistra in Comune. “Siamo a metà del 2021 e per l’Arsenale parte soltanto la fase conclusiva dei lavori per la messa in sicurezza che il sottoscritto chiedeva fin dal 2015. Al tempo buona parte della maggioranza del Sindaco Sboarina era impegnata ad osannare il project financing di Tosi. Bene dunque che dopo sei anni qualcosa si sblocchi ma ancora oggi non c’è certezza sui fondi necessari a portare a termine la riqualificazione che allo stato è sicura soltanto per una piccola parte.
Ci saranno i tetti nuovi ma non è certo se e a quale prezzo si riuscirà a vendere palazzo Verità-Montanari, che nel piano dell’amministrazione Sboarina è l’elemento chiave per condurre in porto la qualificazione della Corte Ovest. Il prezzo d’asta è già stato ridotto e ancora non è chiaro in che modo potrebbero impiegarlo gli eventuali acquirenti, senza contare il fatto che la città in questo modo si priva di un palazzo storico.
La bonifica ancora incompleta e l’aleatorietà del fondi a disposizione non disegnano un futuro di certezza per l’Arsenale. Checché ne dica il Sindaco con i suoi annunci trionfalistici, la svolta vera per l’Arsenale deve ancora arrivare e probabilmente non sarà decisa da questa amministrazione visti i tempi lunghi previsti per gli interventi sulle coperture.

“Dopo decenni di aria fritta, finalmente la svolta!”

“Siamo arrivati al punto di svolta. Dopo decenni di chiacchiere inutili, mentre i cittadini vedevano l’Arsenale cadere a pezzi, ora finalmente si parte. Tempo qualche settimana per allestire il cantiere, poi i cittadini dovranno abituarsi a vedere i lavori, perchè si fermeranno solo una volta completati. Non posso che essere orgoglioso di questo traguardo. Primo, perchè è il frutto di un lavoro incessante iniziato poche settimane dopo il mio insediamento e mai interrotto nemmeno durante la pandemia. Un percorso condiviso con la cittadinanza, perchè saranno i veronesi i primi a beneficiare e fruire di questo luogo che tornerà più bello ma soprattutto vivibile da tutti. Secondo, perchè il recupero dell’ex Arsenale è uno dei principali obiettivi del mio mandato, ed ora posso fieramente dire che lo stiamo realizzando”.