Autunno caldo per il Centro storico. E’ quello che si prospetta nelle prossime settimane per le proteste che stanno crescendo contro alcuni provvedimenti della Giunta Tommasi. Nel mirino di commercianti e opposizioni di centrodestra ci sono almeno tre questioni: la chiusura totale della Ztl che partirà dal 28 ottobre eliminando le attuali due fasce di accesso; lo spostamento dei mercatini di Norimberga da piazza dei Signori a via Pallone; la chiusura di via XX Settembre per un anno a partire dalle feste di Natale. E in più c’è anche il cantiere di Ponte Nuovo riaperto solo parzialmente con una stretta corsia dal centro a San Tomaso. Questa mattina a prendere l’iniziativa è stata la corporazione degli esercenti del Centro storico, circa 600 associati che con il presidente Tiziano Miglioranzi ha presentato le ragioni della protesta e avanzato alcune proposte per rinviare di almeno sei mesi, fino alla primavera, la chiusura della Ztl del centro al fine di aprire tavoli di confronto con il Comune. A sostegno della protesta “Giù le mani dalla città antica”, sia Forza Italia con l’eurodeputato Flavio Tosi, il consigliere regionale Alberto Bozza e la Lega con il capogruppo Nicolò Zavarise. Ma sul tema è intervenuto anche con una nota il gruppo di Verona Domani. Tosi, da ex sindaco, ha spiegato perché secondo lui la chiusura totale della Ztl provocherà “la morte delle attività commerciali: chi vuole venire a visitare Verona e scopre che non può entrare in città antica, cambia semplicemente meta. O va in un’altra città o va nei centri commerciali. Così come lo spostamente dei mercatini di Norimberga in via Pallone è un impoverimento per il centro storico: sono iniziative che vengono sempre allestite nei luoghi più affascinanti delle città, basta vedere il Trentino Alto Adige, perché così godono di un valore aggiunto. Invece con la scusa della sicurezza si spostano in un luogo decentrato che potrà andare bene il primo anno ma poi non richiamerà più nessuno perché il visitatore non è in centro”. “Queste scelte -ha aggiunto il coordinatore di Forza Italia- sono frutto di una visione sbagliata e pericolosa”.
Scoppia la protesta degli esercenti. Miglioranzi, corporazione del Centro storico: “Ztl, chiusura da rinviare. Ribelliamoci”
Tosi ha ripetuto le sue critiche nei confronti dell’assessore alla Mobilità Tommaso Ferrari, “che vive in centro storico e odia le auto, ha una visione post comunista e ideologica, convinto che il trasporto pubblico possa bastare ai veronesi per spostarsi. E chiude la Ztl proprio quando verrà chiusa anche via XX Settembre per un anno, e anche questo provocherà la morte di tanti esercizi commerciali di Veronetta.”.Protesta espressa anche da Alberto Bozza e da Zavarise: “Il sindaco Tommasi ha sempre promesso dialogo e confronto ma non lo ha mai messo in pratica: si prendono le decisioni dalla sera alla mattina. E non si vogliono vedere i problemi: nemmeno le foto dei bivacchi in centro storico hanno voluto vedere in Consiglio comunale”. Verona Domani parla di “ennesimo sfregio”: “Dopo la tragicomica vicenda della Stella Natalizia di piazza Bra che ha confermato, qualora ve ne fosse ancora bisogno, la più totale mancanza dicapacità amministrativa ed improvvisazione di questa giunta, l’ennesimo sfregioalla città, ai suoi cittadini, alle sue tradizioni natalizie, all’indotto turistico-alberghiero – afferma il capogruppo di Verona Domani in Consiglio comunalePaolo Rossi – La zona di via Pallone, oltre ad essere sicuramente meno affascinante ed attrattivo rispetto alle cornici storico-monumentali delle piazze del centro, non è certamente attrezzata come il centro sotto il punto di vista alberghiero, di posti auto e di ricettività. Ciò creerà notevoli disagi non soltanto alle migliaia di turisti che rimarranno spiazzati, disorientati e delusi, ma anche al traffico e alla vivibilità dei residenti della zona Filippini-via Pallone”. Ma veniamo agli esercenti. Che cosa propongono? “Innanzi tutto -spiega Tiziano Miglioranzi- chiediamo un rinvio del provvedimento di chiusura della Ztl fino alla primavera. Adesso si apre una stagione deserta per quanto riguarda il turismo e non c’è motivo di chiudere la Ztl”.
Forza Italia e Lega: “Scelte ideologiche”. Tosi, Bozza, Zavarise e Verona Domani appoggiano le proteste. “Ferrari? Un post comunista”
Noi non siamo contrari a questo provvedimento, ci sono state strade come via Roma che hanno avuto benefici, ma si devono costruire servizi e alternative. Purtroppo ci confrontiamo con una Giunta e un Consiglio comunale nei quali nessuno fa il nostro lavoro. Per questo chiediamo che si apra un tavolo per trovare insieme le soluzioni migliori e nel frattempo rimandare il provvedimento: l’inverno può essere un banco di prova, essendoci pochi turisti, per sperimentare per esempio i mezzi pubblici: chiediamo i bus navetta dai parcheggi al centro storico, che fine ha fatto il Pollicino che era utile per residenti e turisti? La verità -prosegue- è che c’è il disinteresse totale da parte dell’amministrazione Tommasi nei confronti di chi lavora in centro storico: ci vedono come fumo negli occhi, per loro siamo ricchi commercianti, sfruttatori del lavoro altrui. Ma ci vogliamo ribellare perché non ci sono iniziative a nostro sostegno da parte del Comune. Non vuoi il traffico in città? Fai il Traforo. Costruisci altri parcheggi comunali a prezzi calmierati a ridosso del centro. per esempio vicino a Ponte Pietra, lungo le Mura. Ripristina i minibus e tieni aperta la Ztl. per questo chiediamo un tavolo di confronto perché si ascolti chi ha esperienza e chi lavora e tante associazioni di categoria sposano la nostra protesta: non faremo azioni di forza ma sicuramente ci faremo sentire”. A fine ottobre il Comune vuol far scattare la chiusura totale della Ztl del centro; ai primi di novembre partiranno gli allestimenti dei mercatini in via Pallone dove in ottobre ci saranno importanti scavi per l’energia elettrica da rinforzare in vista delle Olimpiadi e quindi la zona sarà rivoluzionata per un lungo periodo. Ma questo è solo uno dei fronti caldi di questo autunno. L’altro è a Veronetta dove cominceranno nei prossimi giorni gli incontri previsti dal Comune con i residenti per spiegare i lavori di via XX Settembre e la conseguente rivoluzione della viabilità. Serpeggia molto malumore nel quartiere e c’è già chi sta organizzando comitati di protesta e sostiene che c’è il pericolo di lavori molto più lunghi del previsto, fino a due anni di cantiere.