L’autovelox colpisce duro Infondata interpretazione da parte di qualche automobilista

Altamura. Foto Renzo Udali

Lo scorso 22 aprile è stata resa pubblica l’ordinanza della Cassazione sul verbale autovelox che era stato realizzato da un apparecchio approvato ma non omologato a Treviso. Da quel giorno molti automobilisti hanno creduto che tutti gli apparati in Italia sarebbero stati spenti o comunque non più nella possibilità di far scattare i verbali per violazione delle norme sulla velocità, una delle principali cause di incidenti stradali.
Due le conseguenze avvenute sulle strade del capoluogo scaligero, alla luce di una infondata interpretazione da parte di più di qualcuno in merito al funzionamento dei dispositivi.
La prima, un vertiginoso aumento del numero di violazioni nel mese di maggio, ben 5.712, a fronte delle 3.502 del mese di aprile. Rispetto al maggio 2023, un aumento ancora più evidente perché sono state 3.386.
La seconda riguarda le fuoriuscite autonome avvenute sempre a maggio, già 5, a causa dell’alta velocità, considerato che in tutto il 2023 furono meno di 10.
“Gli apparecchi autovelox sono funzionanti e siamo in attesa di disposizioni da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e del Ministero dell’Interno – precisa il comandante della Polizia locale Luigi Altamura –. Ci preoccupano gli incidenti stradali che tornano, dove erano crollati come numero. Abbiamo riscontrato velocità di 137 km/h, come un autodromo”.
Per l’assesora alla sicurezza Stefania Zivelonghi “i numeri parlano chiaro: dopo la sentenza della Cassazione gli automobilisti hanno peggiorato i loro comportamenti violando i limiti di velocità”.