Hanno dovuto ritardare il rientro in patria, gli studenti spagnoli fermati a Verona in procinto di partire per l’aeroporto di Bergamo. Diverse, infatti, le irregolarità riscontrate sull’autobus in cui viaggiavano, di proprietà di una ditta veronese, fermato dagli agenti specializzati della Squadra Controllo autotrasporto, nell’ambito del progetto Gite Serene. Tutti i controlli su documentazione e dotazioni risultavano inizialmente regolari. L’anomalia è stata riscontrata poi sulla maniglia della porta laterale, che risultava danneggiata e, di conseguenza, non avrebbe garantito il corretto funzionamento in caso di emergenza. Motivo sufficiente agli agenti per impedire al bus di partire, visto che il viaggio non sarebbe avvenuto in completa sicurezza. L’autista ha richiesto quindi un veicolo sostitutivo e, solo alle 5 del mattino, con quasi tre ore di ritardo sulla tabella di marcia, gli studenti spagnoli hanno lasciato Verona alla volta dell’aeroporto di Bergamo. A carico del conducente, un veronese di 65 anni, è stata accertata la relativa violazione al Codice della Strada e richiesta la revisione straordinaria del veicolo. A fronte di oltre 200 verifiche effettuate negli ultimi tre anni nell’ambito del progetto Gite Serene, è questo il quinto caso nel quale la Polizia municipale, attualmente guidata da Luigi Altamura, è stata costretta ad impedire ad un viaggio programmato di partire per proseguire la gita. In due casi erano stati riscontrate anomalie alle porte di sicurezza dei bus; durante un altro controllo era emerso che l’autista non aveva effettuato ore di riposo sufficienti per riprendere la guida; in un altro ancora l’autista era risultato positivo all’alcoltest, attorno alle 9 del mattino.