I turisti che dormiranno a Verona aiuteranno tutti i veronesi, cittadini e imprese, a pagare la raccolta rifiuti. E questo in sintesi il risultato della decisione presa questa mattina dalla Giunta Tommasi in merito a due questioni delicatissime: il rialzo dell’imposta di soggiorno e l’aumento della Tari, tassa sulla raccolta dei rifiuti, imposto dall’Arera, l’Authority che regolamenta questo settore.
Tassa rifiuti. L’incremento sarebbe particolarmente oneroso, tra il 7 e l’8 per cento, ma grazie alla manovra sulla imposta di soggiorno, l’aumento sarà contenuto in media al 5,6% l’anno. Una riduzione di circa il 2% scarso.
Secondo le simulazioni dell’assessora maria Luisa Ceni, delegata ai tributi, se nel 2023 una famiglia di 3 persone per un appartamento di 90 metri quadrati ha pagato quasi 210 euro di tari, nel 2024 pagherebbe 227 euro senza la riduzione e invece ne pagherà 223 grazie al contributo che arriverà dall’imposta di soggiorno.
IMPOSTA DI SOGGIORNO. E’ stato infatti stabilito un ritocco dell’imposta pagata da chi pernotta in città che va da 50 centesimi a 1 euro al giorno per i primi 4 giorni di pernottamento. L’aumento scatterà dal primo luglio. Da questo gettito che arriverà nelle casse del Comune, un milione di euro verrà utilizzato per contenere la Tari e andrà quindi a pagare l’igiene ambientale, lo smaltimento e la raccolta dei rifiuti, la cura del verde.
“Sarà una misura strutturale, che si ripeterà ogni anno e non si tratta di una una tantum”, ha precisato l’assessore all’Ambiente Tommaso Ferrari.
La tariffa giornaliera dell’imposta di soggiorno sarà ridotta del 20% per gli over 70, per i giovani tra i 15 e i 25 anni, per i gruppi oltre le 25 persone.
Per gli alberghi a 1 stella, si pagherà 1,50 euro a notte; per alberghi a 2 stelle la tariffa sale a 2 euro per notte di imposta di soggiorno; per le 3 stelle si pagherà 3,50 euro, per alberghi a 4 stelle la tariffa sarà di 4,5 euro a notte, per hotel a 5 stelle la tariffa sarà di 5 euro.
Per i Bed&breakfast si va dai 2 euro ai 5 euro a notte, secondo la categoria. Per le locazioni turistiche senza classificazione, l’imposta di soggiorno sarà di 3,50 euro a notte.
In definitiva, l’aumento della Tari secondo quanto previsto dall’Authority avrebbe portato un rincaro medio del 7,51 che grazie al milione derivante dal turismo potrà essere contenuto al 5,61%.
“Abbiamo la fortuna di essere città turistica”, ha commentato l’assessora Ugolini, “ed è corretto che vi sia una corresponsabilità del turista per coprire le spese di gestione della città, dei musei, dei monumenti e dei rifiuti”.