L’atmosfera di Sanremo è contagiosa L’edizione del Festival tocca il 65% di share, ma c’è spazio per tre serie tv musicali

Tra hit da compilation estiva, outfit paillettati e “balli del qua qua” improvvisati con John Travolta, la 74ª edizione del Festival di Sanremo targato Amadeus continua a sventolare vigorosamente la bandiera dell’intrattenimento televisivo, toccando il 65% di share. Se l’atmosfera canterina del Festival ha contagiato anche voi e, allo stesso tempo, avete voglia di qualcosa che prenda le distanze dai trenta cantanti in gara e dal varietà caciarone che li circonda, queste sono le tre serie tv musicali che dovete recuperare assolutamente.
TUTTI PAZZI PER AMORE (Rai Play, Netflix)
Arriva nel 2008 su Rai 1 e immediatamente conquista tutti con un format a più generi inedito e frizzante: Tutti Pazzi per Amore è l’unione perfetta tra fiction à la Cesaroni, commedia romantica e una serie di performance – ben dosate ed esilaranti – in chiave musical. I protagonisti della storia sono Paolo (Emilio Solfrizzi) e Laura (prima Stefania Rocca, poi Antonia Liskova), perito agrario vedovo e giornalista divorziata che si ritrovano a vivere con i rispettivi figli sullo stesso piano di un condominio romano. L’iniziale classico rapporto di vicinato ostile fatto di dispetti e insulti lascia presto spazio a una storia d’amore coinvolgente, condita da una serie di personaggi secondari ben assortita e da snodi di trama imprevedibili. La trovate su Rai Play e, da poco, anche su Netflix.
GLEE (Disney +)
Il dinamico e sognatore professore di spagnolo Will Schuester ha un sogno: riportare in vita il “GLEE Club”, il gruppo di canto/ballo di cui faceva parte durante i suoi anni da liceale. Inizialmente accolto con freddezza dagli studenti, riesce nella sua impresa coinvolgendo un gruppo di ragazzi considerati “i perdenti”. È così che inizia GLEE, serie tv musical statunitense consolidatasi negli anni come uno dei fenomeni televisivi più apprezzati e seguiti a livello mondiale. Un cast principale vasto, arricchito nel corso delle sei stagioni da nuove reclute e dai cameo di decine di star di Hollywood (iconiche sono rimaste, tra le tante, le performance di Olivia Newton Jones e Sarah Jessica Parker). Nonostante nelle stagioni finali la serie risulti meno incisiva e interessante rispetto ai capitoli iniziali, la serie di Ryan Murphy resta uno dei prodotti cult della tv contemporanea.
DAISY JONES & THE SIX (Prime Video)
Basato sull’omonimo romanzo di Taylor Jenkins Reid (apprezzatissima su Tik Tok per il suo “I sette mariti di Evelyn Hugo), questa miniserie in dieci episodi segue le avventure della band fittizia formata dalla groupie Daisy Jones e altri sei musicisti (i “the six” del titolo, appunto). Dopo aver riempito gli stadi e aver raggiunto una popolarità incredibile, la band si scioglie senza rilasciare dichiarazioni finché, quarant’anni dopo, la verità comincia a emergere. Breve e ricca di emozioni, Daisy Jones & the Six ricalca alcune dinamiche appartenenti al successo dei “Fleetwood Mac”, regalandoci un viaggio musicale nei mitici anni ’70.
Martina Bazzanella