Sono dieci i fabbricati che l’ATER di Verona intende ristrutturare dal punto di vista energetico e sismico, grazie ai fondi arrivati dal PNRR «Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza», specificatamente: a Pescantina (via La Bella) e Valeggio (via Magenta) per un importo di tre milioni 718mila euro; a San Martino Buon Albergo (via Spinetta), Caldiero (via Trezza) e Monteforte d’Alpone (via Roma) per 2 milioni 797mila euro; a Bardolino (via Verona) e Dolcè (via Stazione e via XXI Novembre) per due milioni 899mila euro e nella provincia veronese su quarantaquattro alloggi sfitti per un importo di un milione 703mila euro.
Il presidente dell’Ater Matteo Mattuzzi è soddisfatto nell’annunciare il lavoro che l’Azienda veronese sta facendo per migliorare la sostenibilità ambientale e la vivibilità del patrimonio immobiliare. «Questi interventi – continua il Presidente – ci danno l’idea del grande risultato che la nostra azienda ha ottenuto, portandosi a casa l’11% dei fondi del PNRR destinanti a tutta la Regione Veneto».
Sul sito www.ater.vr.it sono pubblicate le procedure di gara per l’affidamento dei servizi di ingegneria per interventi di efficientamento energetico e miglioramento e adeguamento sismico, con scadenza 14 giugno.
Inoltre, tra gli interventi in fase di aggiudicazione ci sono i lavori di manutenzione edilizia in via Fedeli a Verona e in via Foscolo a San Giovanni Lupatoto. L’Azienda ha, infatti, pubblicato il bando di gara (scadenza 13/06) per l’affidamento dei servizi tecnici di Direzione lavori, Coordinatore sicurezza in fase di esecuzione e per l’attività legata al rilascio dell’asseverazione tecnica necessaria ai fini dell’agevolazione per l’ottenimento del Superbonus 110 %.
Queste opere, invece, sono finanziate in quota parte con il POR – FERS 2014/2020 e riguarderanno cinquantacinque alloggi a San Giovanni Lupatoto e sessantacinque alloggi a Verona.
«Questo momento storico particolare – conclude il Presidente – ci chiede uno sforzo straordinario. Ci sono opportunità e agevolazioni fiscali importanti ma anche una situazione pesante per quanto riguarda il caro bollette e una serie di eventi internazionali che di certo non ci favoriscono, per questo dobbiamo ope- rare con decisione e trasparenza affinché l’ATER possa gettare le fondamenta per assicurarsi un futuro all’insegna della prosperità energetica e abitativa».