L’Arena resta stotto sequestro almeno fino a tutto il 30 gennaio. Una disposizione necessaria per consentire alla procura, che sta indagando per danneggiamento colposo, per compiere tutti gli accertamenti e sopralluoghi al fine di ricostruire l’esatta dinamica che ha portato al crollo di una parte della Stella d’acciaio sui gradoni dell’Arena, rovinando pesantemente il monumento. La polizia locale, come la altre forze dell’ordine, stanno lavorando senza sosta per ampliare il più possibile gli accertamenti che consentano di ricostruire tutti i passaggi tecnici e le autorizzazioni allo smontaggio: le operazioni sono state infatti eseguite da una ditta incaricata dalla Fondazione Arena. La ditta specializzata eaveva iniziato le operazioni di smontaggio lunedì, giorno di chiusura al pubblico del monumento, in presenza di maltempo e forte vento. Sarà da capire se anche questo può avere influito sullo scivolamento della base in acciaio lungo i gradoni fino alla cavea.
“Danni estei e irreparabili”, come ha dichiarato il sovrintendente Vincenzo Tinè che ha inviato alla Direzione generale del ministero il rapporto tecnico su quanto accaduto, sull’entità dei danni provocati dall’incidente e sulle attività necessarie per arrivare in tempi brevi a un ripristino per quanto possibile della situazione. Una riparazione che potrà essere soltanto posticcia, perché le pietre millenarie ormai sono state rovinate.