Ascoltare, dialogare, confrontarsi, prendersi il tempo necessario per pensare insieme, per approfondire nuove progettualità di cura e benessere sociale. Tutto questo rappresenta un arricchimento di esperienza in più che la presenza dei capi scout a Verona ha reso possibile. La città ha cercato di dare il massimo per accogliere al meglio gli scout e loro restituiscono ogni giorno alla città e a chi la amministra, spunti e azioni generativi.
Sono stati numerosi gli incontri e i dibattiti a cui gli amministratori hanno partecipato in questi giorni a Villa Buri e in Gran Guardia approfondendo e confrontandosi su molti dei temi che fanno parte anche del programma di governo dell’Amministrazione. Tanti anche i progetti e le iniziative realizzate dai volontari Scout con le associazioni individuate dall’assessorato al Terzo Settore.
“Una grande opportunità anche per noi assessori per raccogliere spunti dai relatori e ascoltare gli interventi e le domande dei capi scout, in buona parte giovani – afferma l’assessora alla Sicurezza Stefania Zivelonghi-. Un grande esempio vedere i loro sorrisi e la naturalezza dello scambio intergenerazionale. Vivere l’evento scout da assessori è un’opportunità che riverseremo nell’esercizio delle nostre deleghe e dunque nel servizio ai cittadini”.
“Attraversare la città in questi giorni riempie di gioia, centinaia di ragazze e ragazzi con il fazzolettone che si dividono tra il servizio con numerosissime realtà del territorio per lasciare delle tracce nella nostra città e altrettanti a confrontarsi e ascoltare testimonianze -afferma l’assessore alle Politiche giovanili e di Partecipazione Jacopo Buffolo-. Assistere e vivere queste esperienze genera felicità, perché in un mondo dove siamo sempre spinti alla disillusione e all’individualismo, questo evento è generatore di speranza di un mondo migliore e del rafforzamento di un sentimento collettivo di comunità a cui tutti dobbiamo contribuire. Tra le diverse tavole rotonde a cui ho partecipato, mi ha colpito particolarmente Simmaco Perillo tra i testimoni di una vita giusta, che tra le molte difficoltà e pressioni della malavita ha riattivato un bene confiscato a Sessa Aurunca generando lavoro e dignità con la Cooperativa Al di là dei sogni, invitandoci a scegliere chiaramente da che parte stare, perché davanti a certe scelte non si può non marcare la distanza. Allo stesso modo ho apprezzato moltissimo il messaggio di Norberto Julini di PaxChristi che insieme a Luca Misculin nella nostra Gran Guardia hanno approfondito l’importanza della conoscenza delle strade di pace e fratellanza tra l’importanza dell’obiezione di coscienza e l’interposizione di corpi civili di pace in luoghi come la Cisgiordania e l’importanza della conoscenza, della ricerca della verità in quei tanti teatri colpiti da conflitti e migrazioni, perché solo la conoscenza della verità e aggiungo della storia rende realmente liberi”.