L’America distrutta dalla guerra civile In attesa che arrivi nelle sale, un omaggio al poliedrico regista britannico Alex Garland

Mancano pochi giorni all’uscita nelle sale di Civil War, ultimo attesissimo film di Alex Garland che con il suo action-drama ambientato in un’America distrutta dalla guerra civile ci proietta in un futuro distopico più vicino di quanto non appaia. In omaggio al poliedrico regista britannico, dedichiamo dunque quest’uscita di Le perle nascoste del cinema ad altre due sue creazioni fondamentali per comprenderne la poetica cinematografica.
Ex-machina (2015 – Amazon Prime Video)
Un guru dell’informatica seleziona Caleb per testare una AI capace di sentimenti e attività cerebrali del tutto umane. Il ragazzo si reca nel suo laboratorio-bunker: dovrà rimanere una settimana in compagnia del suo mentore per dare un giudizio sul lavoro compiuto.
È un mondo claustrofobico quello creato da Alex Garland in questo cupo dramma fantascientifico; le ambientazioni labirintiche del laboratorio nel quale il giovane protagonista sarà rinchiuso durante tutta la durata del film sono ingannevoli ed impenetrabili quanto le intenzioni del mago dell’informatica – un bravissimo Oscar Isaac – che li ha costruiti. Garland costruisce una fantascienza da camera, riccamente dialogata con parole pregne di ambiguità inframezzate da lunghe conversazioni con il robot Ava, interpretata dalla bella e efficacemente ingessata Alicia Vikander, qui rappresentata sin da subito come un essere puro e trasparente nelle sue intenzioni, un animale raro intrappolato in una gabbia da zoo dal suo carnefice. È proprio nell’interazione con la macchina che lo spettatore inizia a percepire il sentimento perturbante della sovrapposizione tra uomo e macchina: in una serie di opportuni indizi seminati da Garland sembra essere presente il suggerimento che in fondo la nuova macchina, come essere umano, – troppo umano -, non sia altro che il riflesso del suo creatore. Anch’esso debole e pieno di paure, sa trasfigurarsi all’occasione anche in una creatura crudele, doppia e meccanica in barba alla materia organica che lo compone. Pellicola dallo sguardo intelligente e, per l’epoca, premonitore, oggi Ex-Machina racconta già la realtà quotidiana della società contemporanea, nella quale oramai la familiarità con macchine e intelligenza artificiale è quasi più scontata di quella con l’essere umano a fianco a noi.
28 giorni dopo (2002 – Amazon Prime Video)
Durante un blitz in un laboratorio alcuni attivisti liberano delle scimmie infette da un virus altamente contagioso. 28 giorni dopo Londra è una città fantasma, mentre un gruppo di sopravvissuti cerca una soluzione per salvare l’umanità…
Horror a basso budget per un risultato eccezionale, con 28 giorni dopo il regista Danny Boyle collabora con Alex Garland mettendo in scena una storia post apocalittica che omaggia i grandi classici del genere e insieme rinnova gli immaginari, regalandoci una delle sequenze più inquietanti di una Londra deserta e credibilissima. Ottimi gli attori, all’epoca poco più che esordienti e oggi protagonisti dello star system hollywoodiano, in un film che è già da anni entrato nel novero degli imperdibili.
Maria Letizia Cilea