L’Amarone “sente” l’incertezza mondiale Il presidente Brunelli: abbiamo affrontato altri momenti di crisi globale, ce la faremo

Un’annata in cui le basse temperature, unite alle escursioni termiche elevate, non avvenute però nella fase di maturazione finale delle uve, hanno consentito un ottimo accumulo di sostanze coloranti e una buona acidità, per cui il millesimo 2019 riesce a esprimere ancor più le caratteristiche territoriali del cru di Jago in cui viene prodotto nella vallata di Negrar: corpo e struttura, insieme a freschezza ed eleganza. Queste, in estrema sintesi, le caratteristiche dell’Amarone della Valpolicella Docg Classico 2019 Domìni Veneti, Or’Jago 2019 (l’oro di Jago), protagonista per Cantina Valpolicella Negrar alla ventesima edizione di Amarone Opera Prima, evento organizzato dal 3 al 4 febbraio nel Palazzo della Gran Guardia dal Consorzio vini Valpolicella (con un prologo il 2 febbraio riservato alla stampa, che prevede due masterclass con la degustazione di una selezione di annate di Amarone).
“Un’annata, quella del 2019, vocata a incontrare il gusto ricercato oggi dai consumatori e anche da molti appassionati dell’Amarone, che guardano a vini rossi non troppo alcolici, dallo stile snello e dalle virtuose acidità”, afferma Daniele Accordini, dg ed enologo della cantina.
Al banco d’assaggio, accessibile al pubblico sabato 3 febbraio dalle 16.30 fino alle 19 e domenica 4 febbraio, dalle 10 alle 17, con party finale dalle 18 alle 23, promosso in collaborazione con l’associazione Winenot e il Gruppo Giovani del Consorzio, l’annata in anteprima sarà affiancata dall’annata 2016 dell’Amarone della Valpolicella Docg Classico Domìni Veneti Jago (stesso cru di Or’Jago), di cui si potrà constatare la grande longevità e la componente varietale molto spiccata pronosticata da Accordini nell’anno di vendemmia, che aveva assicurato alta acidità e notevole accumulo di zuccheri e sostanze polifenoliche, condizioni ideali per le uve da Amarone. “L’Amarone è un vino che ha sempre grande appeal, condivide con lo Champagne l’appellativo di vino edonistico, per cui il suo consumo risente della situazione attuale di grande incertezza, segnata da inflazione, riduzione del potere d’acquisto dei consumatori e una situazione geopolitica internazionale difficile”, afferma Giampaolo Brunelli, presidente di Cantina Valpolicella Negrar. Che aggiunge: “Abbiamo conosciuto e affrontato altri momenti di crisi globale nel recente passato, uscendone più preparati di prima, guardiamo al 2024 consapevoli di questo e convinti che supereremo anche questa”.