“L’altra Verona” alla Festa d’Aprile Sono comparse scritte provocatorie contro il “festival antifascista”. “Non ci intimidiscono”

Da tre giorni Festa d’Aprile, al Parco della Provianda, sta accogliendo la cittadinanza veronese in una cornice di dibattiti, concerti e attività culturali di tutti i tipi. Mentre in migliaia festeggiano la liberazione del nostro Paese dal nazifascismo, un gruppetto di soliti noti imbratta i muri della città con frasi anticostituzionali, seminando odio e infastidendo i passanti. Lo fanno nel quartiere di Veronetta, lo stesso che ospita il festival antifascista, a pochi metri dall’ingresso del Parco che con forza ed entusiasmo rappresenta l’altra Verona, quella della democrazia e della giustizia sociale.
Non possono bastare due scritte provocatorie sui muri per cancellare il fiume di persone che invece, per una settimana, ha deciso di prendere posizione contro le ingiustizie del nostro tempo: “Non ci intimidiscono le scritte d’odio in Veronetta”.
Si sono già svolte nel parco attività sportive, il concerto degli Zambo Super Pizza e numerosi laboratori. In serata, dopo i talk, è previsto lo spettacolo teatrale di Massimiliano Loizzi. Fino al Primo Maggio la Festa d’Aprile si continua a costruire comunità e partecipazione, con ospiti da tutto il Paese e concerti ad animare le serate.