La casa è spesso un luogo pericoloso
Nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, come ogni anno si fa il punto sui dati di questo deprecabile fenomeno. Quest’anno, finalmente, in Italia registriamo un calo del 26,1% dei femminicidi, che, però, restano ancora decisamente troppi, 84 dall’inizio dell’anno, più di uno ogni 3 giorni. Questo calo di uccisioni è dovuto ad un aumento del numero di denunce fatte nel corso del 2022, che hanno ridotto il numero di recidive di illeciti, e in molti casi, addirittura, salvato delle vite. La strada, però, è ancora molto lunga, se si considera che nel nostro Paese ogni giorno 86 donne sono vittime di reati di genere di vario tipo, dalle molestie, allo stalking, fino alle violenze e alle percosse, e che nel 94% dei casi l’autore dell’illecito è una persona conosciuta dalla vittima (35% marito o compagno; 31% ex partner; 28% parenti, vicini di casa, corteggiatori respinti). Anche a Verona in tutto questo periodo sono stati accesi i riflettori su questo terribile fenomeno e su quanto è ancora necessario fare per debellarlo in tutte le sue forme visibili e invisibili. Fino a metà dicembre, oltre 40 tra appuntamenti, eventi, spettacoli e incontri permetteranno di concentrare forze e attenzione su questa vera e propria emergenza sociale, i cui drammatici numeri continuano ad aumentare. ‘La violenza visibile e invisibile’ è lo slogan scelto per l’edizione 2022, il fil rouge del ricco programma voluto dal Comune di Verona. Sui manifesti della campagna comunicativa di sensibilizzazione proposta quest’anno dal Comune, appositamente realizzata dalle illustratrici Alessandra Vedovi, Cecilia Grandi e Lara Montresor in collaborazione con il Gruppo grafico 045, la raffigurazione di tre donne sofferenti vittime di violenze visibili ed invisibili. L’Amministrazione comunale, oltre a mettersi in prima linea collaborando con le realtà associative che hanno arricchito il calendario di eventi dedicati, ha infatti scelto di farsi promotrice di una nuova campagna comunicativa di sensibilizzazione, nonché di un momento di condivisione, dal titolo ‘Facciamo rete contro la violenza visibile e invisibile’. E’ stata l’occasione anche per celebrare i 18 anni del Centro antiviolenza Petra, a cui farà da cornice il grande drappo cucito dalle socie dell’Associazione Ad maiora, esposto fino al 27 novembre nel pronao di Palazzo Barbieri. Su tutti i dati dei femminicidi, che evidenziano come oggi vi sia la morte di una donna ogni tre giorni. In Italia, relativamente al periodo dal 1° agosto 2021 al 31 luglio 2022, sono state uccise 125 donne di cui 108 uccise in ambito familiare/affettivo. E dunque da fratelli, padri, zii, ma soprattutto da un partner o ex. Sono ben 68 le donne assassinate da un uomo con cui avevano, o avevano avuto in passato, una relazione. (fonte: ultimo dossier annuale del Viminale). La casa, luogo che dovrebbe dare protezione e sicurezza, diventa troppo spesso uno dei luoghi più pericolosi per le donne.
Panchina rossa anche a Casa Serena
In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il Centro Servizi Stefano Bertacco, già Casa Serena ha installato una panchina rossa nel suo grande parco aperto alla cittadinanza. A verniciare la panchina di rosso, rendendola quindi simbolo dell’impegno contro la violenza sulle donne, sono state le anziane e gli anziani della struttura coadiuvati da educatori e operatori. L’inaugurazione della panchina è avvenuta stamattina nell’ambito dell’evento “Il coraggio della gentilezza”, manifestazione che prevede alcuni momenti speciali: la rappresentazione simbolica “La scarpa nella scarpa”, l’inaugurazione della panchina rossa e una mostra artistica/espressiva sulla tematica della gentilezza realizzata grazie al contributo degli anziani residenti, del personale e delle classi quarte e quinte della scuola primaria “Don Mercante” di San Michele Extra. GIOCATORI DI CALCIO CON LA FASCIA AL BRACCIO. Il calcio dilettantistico veronese fa squadra con il Comune e scende in campo contro la violenza sulle donne. Durante le partite di questo fine settimana i giocatori di una trentina di società sportive di Verona e provincia giocheranno indossando al braccio la fascia da capitano con la grafica ideata per l’occasione dalle illustratrici Alessandra Vedovi, Cecilia Grandi e Lara Montresor in collaborazione con le ragazze e i ragazzi di 045 publishing. Una speciale campagna di sensibilizzazione promossa quest’anno dal Comune, che ha portato alla creazione di tre diverse raffigurazione di donne sofferenti, vittime in diverso modo di violenze visibili ed invisibili. Un messaggio forte ed importante che, attraverso lo sport, si punta a fare arrivare a più persone possibili. Le squadre si sono rese disponibili e attente ad un tema delicato ma altrettanto di peso nella nostra società. La fascia diventa una testimonianza tangibile di questo impegno.