L’Albo delle imprese agromeccaniche. Filippo Rigo (LV) primo firmatario della nuova legge approvata in Regione In Veneto ci sono 1.700 aziende e più di 5.000 trattori ad alta potenzialità immatricolati

«Prevedere semplificazioni per l’iscrizione all’albo delle imprese agromeccaniche e sostegni economici che permettano l’ammodernamento di macchine e attrezzature così essenziali nell’agromeccanica, ma anche la formazione e l’aggiornamento del personale che le utilizza. È questa la finalità della nuova legge regionale di modifica di un testo del 2014, approvata dal Consiglio regionale del Veneto di cui sono stato primo firmatario e relatore in aula. Una grande soddisfazione, perché finalmente viene riconosciuto il ruolo e l’importanza di questi “professionisti” che supportano, tra le altre, le imprese agricole nelle loro attività che non sarebbero in grado di svolgere in quanto, spesso, richiedono investimenti fissi in macchinari che talvolta vengono utilizzati solo in alcuni periodi dell’anno con utilizzo temporalmente limitato. Così Filippo Rigo, consigliere regionale dell’Intergruppo Lega – Liga Veneta, commenta il voto in aula consiliare di oggi con cui si è modificata la legge 6/2014, “Disposizioni per la qualificazione delle imprese che svolgono attività agromeccanica”. «Negli ultimi anni, le imprese agromeccaniche non hanno solo potenziato la loro attività, ma stanno diventando una realtà sempre più consistente: in Veneto ci sono 1.700 imprese agromeccaniche, più di 5.000 trattori ad alta potenza immatricolati, oltre 700 grosse macchine da raccolta (Trince e mietitrebbie) e circa 5.000 occupati nel settore – prosegue Rigo (Lega – LV). Oggi ci sono imprese agromeccaniche che gestiscono le aziende al 100% nella raccolta (trebbiatura e trinciatura), al 60/70% nelle lavorazioni del terreno e nella semina, ma occupandosi anche di colture specializzate come quelle frutticole, orticole o viticole. Le imprese agromeccaniche, offrono il proprio servizio a quegli imprenditori agricoli che non riescono ad avere propri macchinari: stiamo parlando infatti di investimenti non solo estremamente costosi (si può arrivare a spendere centinaia di migliaia di euro), ma anche di attrezzature molto evolute dal punto di vista tecnologico. Serve quindi personale altamente specializzato per poterle utilizzare con efficienza e sicurezza. Il settore dell’agromeccanica è in costante evoluzione ed è impensabile svolgere il lavoro, soprattutto nel mondo dell’agricoltura, senza rimanere al passo con la tecnologia. È un dovere, quindi, delle istituzioni contribuire ad aiutare il settore che, in Veneto, rappresenta una vera eccellenza, guardando con fiducia al domani nel pieno rispetto delle tradizioni, della qualità e della sostenibilità» conclude il consigliere regionale di Lega – LV, Filippo Rigo.