L’aiuto del Rotary per “Essere clown” Una serata con i clown che portano “una nuvola di spensieratezza” a chi soffre

Per la 20^ serata con “Le passioni che colorano la vita” del Rotary Club Verona Sud Michele Sanmicheli, protagonista assoluta è stata l’Associazione Essere Clown Verona.
In collegamento ZOOM col Presidente del Rotary Club Gian Arnaldo Caleffi, oltre a molti membri del club stesso,
medici, e l’editore de “La Cronaca” Gianni Dalla Bernardina, anche i clown Otto e Soleluna, membri dell’Associazione Essere Clown Verona.
All’anagrafe Augusto Colpo e Gianluca Segadi, hanno illustrato cosa significhi lavorare per un’associazione come
“Essere Clown” che si occupa di portare gioia e serenità nei reparti oncologici pediatrici di numerosi ospedali, nelle sale d’attesa di carceri e in molte altre realtà delicate. Quando sei clown in ospedale sei clown nella vita» spiega Otto.
Le difficoltà con cui questi pazienti devono confrontarsi ogni giorno non sono solo fisiche, ma anche emotive. Fare i clown nei reparti di oncologia pediatrica è un compito a 360° che coinvolge non solo i bambini, ma anche i loro familiari. Di contro, non va dimenticato che anche gli stessi clown, esposti spesso a forti emozioni, hanno molte volte a che fare con un bagaglio emotivo molto pesante che deve essere smaltito.
L’Associazione Essere Clown Verona è attiva dal 2003 e con cadenze settimanali e mensili si prende cura dei suoi
piccoli pazienti. «Non abbiamo la pretesa di curare nessun tipo di malattia», spiega Soleluna, «quanto più di essere una nuvola di spensieratezza per chi lo vorrà. Dare un momento di svago dal pensiero della malattia».
L’attività dei clown dell’Associazione infatti è sempre svolta nel pieno rispetto delle volontà dei pazienti che,viste le condizioni con cui sono costretti a vivere, potrebbero non sentirsela di ridere o di scherzare sulle spiritose gag dei clown.
«Capita che qualcuno ci dica di no. Per noi va benissimo così. Ringraziamo dell’opportunità e passiamo alla stanza successiva. Non imponiamo mai la nostra presenza».
Per essere membri dell’Associazione poi, non serve essere medico o infermiera. Grazie alla loro competenza e professionalità maturata con più di 100 ore di formazione che spazia dall’intrattenimento teatrale alla giocoleria, oltre che alla profonda conoscenza delle regole sanitarie e igieniche richieste da un reparto
oncologico, i clown sanno come prendersi adeguatamente cura del benessere mentale dei loro pazienti.
A spiegare loro alcuni trucchi del mestiere è stato lo stesso Patch Adams, famosissimo medico americano ideatore all’inizio degli anni 80 del “metodo Patch”, basato sulla guarigione del corpo attraverso la cura dello spirito. A Patch Adams è stato dedicato anche un film, interpretato da Robin Williams che ne vestiva i panni.
L’associazione non opera solo sul territorio veronese: sono 2 gli appuntamenti annuali che portano fuori regione i volontari. Da 8 anni collaborano con l’associazione di Torino “Casa UGI,” la quale dà assistenza ai bambini oncologici dell’Ospedale Regina Margherita di Torino.
Per i bambini di Casa UGI, Otto spiega che è stata usata una nuova modalità di interazione. «Ci dicono che facciamo del bene ma la verità è che CI facciamo del bene», aggiunge fiero Otto.
A confermare che la salute del corpo passi anche dalla mente, la riunione ZOOM si è chiusa con l’importante intervento della Professoressa Annamaria Molino, oncologa ed ex Direttore sia dell’Oncologia di Verona che di San Bonifacio. «Contro ogni mia aspettativa, sia la Pet Terapy che l’allestimento di una sala lettura dell’interno dei nostri reparti hanno sortito effetti incredibilmente positivi». Anche se queste esperienze sembrano assolutamente marginali, spiega la Professoressa Molino, in realtà incidono profondamente sull’umore e conseguentemente sulla salute del fisico.
Il Rotary Club di Verona Sud ha fatto una donazione di 1.000 Euro all’Associazione Essere Clown, in modo che
queste realtà possano continuare a fare del bene a chi ne ha più bisogno.

Vanessa Righetti