Tolleranza zero per l’inquinamento di fiumi e torrenti che si gettano nel lago di Garda. Azienda Gardesana Servizi prevede il monitoraggio e l’intervento per risolvere le situazioni critiche dei corsi d’acqua del bacino del lago. Il progetto è stato presentato a Garda. La scelta non è casuale perché il progetto è nato in collaborazione con Legambiente Verona, assieme alle amministrazioni di Costermano e Garda, e riguarda il Gusa, il corso d’acqua che attraversa i due Comuni prima di gettarsi nel lago. “L’obiettivo – ha chiarito Angelo Cresco, presidente di Azienda Gardesana Servizi – è quello del risanamento ambientale complessivo del territorio gardesano. Sembra paradossale vengano investiti centinaia di milioni di euro per il nuovo collettore quando l’inquinamento del lago è causato da chi scarica direttamente nei fiumi. Non è più possibile tollerare questa situazione e noi non tollereremo più chi inquina”. Il primo passo del progetto è stato quello di individuare, lungo il percorso del Gusa, i punti critici in cui i livelli di inquinamento erano più elevati, lavoro realizzato assieme a Legambiente. Da lì si è proceduto a individuare l’origine dell’inquinamento e le potenziali fonti per intervenire ed eliminarle. “Abbiamo iniziato questo percorso da circa un anno – ha spiegato Lorenzo Albi vice presidente di Legambiente Verona – con Alberto Tomei la volontà è quella di eliminare situazioni che nel corso dei decenni si sono cristallizzate, come scarichi abusivi o allacciamenti alla rete fognaria mai avvenuti. “Vogliamo risolvere un problema che si trascina da anni – ha confermato Davide Bendinelli, sindaco di Garda – e sistemare i punti che presentano alti livelli di inquinanti, nel più breve tempo possibile di modo che il Garda continui ad essere il lago più pulito d’Europa”.