A Bardolino, Cisano e a Calmasino continua il monitoraggio del territorio da parte del sindaco Daniele Bertasi, affiancato da Polizia locale, Protezione civile e Vigili del fuoco per verificare i danni causati dalla grande quantità di pioggia caduta domenica 23 giugno, causando alcune criticità ora sotto controllo.
Non ci sono stati danni a persone, ma le ingenti precipitazioni hanno ingrossato i corsi d’acqua, facendo saltare anche diversi tombini e causando degli allagamenti in alcune strade e qualche smottamento.
Le criticità maggiori si sono registrate a Calmasino, in località Cristo, dove si è verificato uno smottamento a cui stanno lavorando gli operai del Comune, per liberare la strada e ripristinare la circolazione.
Occhi puntati anche sul Rio Bisavola e alle situazioni di criticità verificatesi in strada Pozza Amara, strada delle Giare e località Paerno, dove una famiglia ha lasciato per precauzione la propria abitazione, in attesa che la situazione meteo migliori.
«Per tutta la giornata siamo stati in sopralluogo sul territorio, verificando l’evoluzione della situazione e gestendo le situazioni che mano a mano si presentavano – informa il sindaco Daniele Bertasi –.
Ci siamo adoperati subito per mettere in sicurezza le zone interessate dalle criticità, che ora sono sotto controllo. Continueremo a tenere alta l’attenzione, in attesa che le condizioni meteorologiche migliorino e facciano rientrare l’emergenza».
Una minaccia reale
Intanto preoccupa a molto il livello del Lago di Garda, mai stato così alto dal 1977.
“Una minaccia reale – ha detto la senatrice di Alleanza Verdi Sinistra, Aurora Floridia – per le comunità locali che si trovano ad affrontare e gestire anche i danni causati dai nubifragi e dalle intense precipitazioni, come frane e smottamenti, sensibilmente aumentati negli ultimi anni. È da inizio legislatura che ribadiamo con forza la necessità di individuare strategie a breve e lungo termine per la gestione delle acque e a definire misure di prevenzione per mitigare i rischi associati all’innalzamento del livello del lago, ma anche quelli legati alla siccità, due facce della stessa medaglia: il cambiamento climatico. Chiediamo che venga data priorità ad opere strategiche per il territorio, come quella del collettore del Lago di Garda, indispensabile infrastruttura per evitare che parte dei reflui fuoriescano, causando problemi alla salute dei cittadini e all’economia turistica. È vergognoso che non si trovino i soldi per concludere i lavori di manutenzione sul versante veneto e che la situazione non si sblocchi in Lombardia”.