A Verona si beve una delle acque più economiche d’Italia e la meno cara dell’Intero Veneto. Nel 2017 una famiglia composta da 3 persone e con un consumo stimato di 192 metri cubi di acqua ha speso nella città scaligera 291 euro per il servizio idrico integrato (acquedotto e depurazione), contro una media di 403 euro registrata in Veneto. Sempre nella città di Verona si evidenzia una diminuzione di circa 20 euro rispetto alla tariffa del 2016. A dirlo è l’associazione Cittadinanzattiva che nei giorni scorsi ha presentato la 13° indagine nazionale sulle tariffe 2017 del servizio idrico. La ricerca è stata realizzata su tutti i capoluoghi di provincia e Ato nazionali. Le tariffe variano ovviamente a seconda dell’area territoriale di riferimento, le regioni centrali si contraddistinguono per i costi più elevati. Secondo l’inchiesta, le tariffe di Acque Veronesi si confermano per l’ennesimo anno consecutivo nella fascia più bassa e favorevole ai consumatori, ben al di sotto della tariffa media nazionale, pari a 408 euro annui. Restando in Veneto, l’acqua più cara è quella di Rovigo (487 euro), seguita da Vicenza (461) e Padova (450). Nella non invidiabile classifica delle città italiane dove l’acqua costa di più svettano quelle toscane con una media di 650 euro l’anno, più del doppio rispetto a Verona, e quelle di Umbria (519 euro) e Marche (507 euro). Un aspetto interessante è quello relativo alla dispersione delle reti idriche nazionali: nel nostro Paese in media il 35% dell’acqua immessa nelle tubature va sprecata. Il problema è particolarmente grave e sentito nelle aree meridionali, con punte che arrivano a sfiorare anche il 70% come in Molise. In Veneto e a Verona i dati del 2016 sulle perdite idriche sono al 35%, in linea con quelli nazionali. “Nonostante le notevoli spese e risorse sostenute per affrontare l’emergenza pfas e i numerosi investimenti infrastrutturali realizzati da Acque Veronesi in tutta la provincia, ancora una volta viene certificato come l’acqua di Verona sia in assoluto la più economica del Veneto e tra le meno care d’Italia – ha commentato il presidente della società consortile Niko Cordioli – Dati che dimostrano come la nostra società gestisca il servizio idrico in maniera assolutamente efficiente e funzionale”.