L’acqua dell’Adige basta per 15 giorni Ferrarese: “Se non pioverà i prelievi verranno ridotti drasticamente” seminativi a rischio

Se non pioverà, l’acqua dell’Adige basterà solo per 15 giorni per irrigare a sufficienza i campi sempre più assetati. Sono le previsioni del Consorzio di bonifica Adige Euganeo, che per far fronte all’arsura eccezionale sta pompando dal fiume e dal canale Leb 20 metri cubi di acqua al secondo per servire le aree irrigue a cavallo tra Verona, Vicenza, Padova e Venezia. Vale a dire 2 milioni di metri cubi al giorno. Ma se perdurerà la siccità, la portata del fiume calerà sotto la quota di 80 metri cubi al secondo a Boara Pisani ed entro un paio di settimane i prelievi irrigui saranno ridotti drasticamente. E per i seminativi del Basso Veronese sarebbe un disastro.
Confagricoltura Verona esprime grande preoccupazione per una situazione che, a memoria degli agricoltori, non si è mai vista in oltre 30 anni: “Da metà marzo il Consorzio sta prelevando acqua dall’Adige e dal Leb, quando di solito lo faceva da metà aprile – spiega Paolo Ferrarese, presidente di Confagricoltura Verona -. Per fortuna l’Adige quest’anno ha una portata molto alta, che attualmente è di 280 metri cubi al secondo a Boara Pisani, che ha consentito di prelevare l’acqua e consentire una buona irrigazione ai campi del Basso Veronese. Ma, se non pioverà, i guai veri arriveranno prima di metà giugno, perché il livello del fiume Adige si abbasserà e, quando arriverà sotto la quota di 80 metri cubi al secondo, non si potrà più prelevare l’acqua che serve. Ma purtroppo non piove mai, e, quando raramente piove, fa un millimetro o due che sono nulla”.
Il presidente del consorzio Adige Euganeo, Michele Zanato, ha chiesto alla Regione Veneto di adeguare le concessioni di prelievo dall’Adige, alla luce dei cambiamenti climatici in corso da alcuni anni. Senza le acque del Leb derivate dall’Adige, che nel periodo estivo di massima richiesta raggiungono la portata di 34 metri cubi al secondo, un’ampia area del territorio agricolo del territorio veronese andrebbe in grave difficoltà in caso di prolungamento del periodo di assenza di precipitazioni. Le colture di cui si vede poco la sofferenza sono i cereali vernini come il frumento e l’orzo, ma in realtà in questo momento hanno grande bisogno di acqua per ingrossare i grani.