Il Due Torri Hotel e Librerie Feltrinelli presentano “L’abbraccio di Kiev”: la storia di un viaggio e di una rinascita. L’appuntamento, nell’antico palazzo del ‘300 in piazza Sant’Anastasia, sarà lunedì 14 novembre alle ore 18:00: l’autrice dialogherà con la giornalista Maria Teresa Ferrari che modererà una serata arricchita dalle letture di Sandra Ceriani. Dopo la presentazione del libro si brinderà con un calice di vino. Dieci anni fa Mariangela Rossi raggiungeva il Donbass per adottare Anastasia. Il 14 novembre la giornalista genovese, che vive a Milano da molti anni e che collabora regolarmente a testate come Io Donna, Amica, Marie Claire Maison e How to Spend It, sarà ospite dell’hotel veronese per presentare con la collaborazione della Feltrinelli di Verona il libro “L’abbraccio di Kiev. Lettera a una bambina rinata”, edito da Solferino, in cui racconta l’incontro fondamentale ed emozionante con sua figlia adottiva, Anastasia, ma anche con il popolo ucraino. Una storia a lieto fine, che parla di accoglienza, di bisogni reciproci, di aperture, di mondi diversi che si incontrano e di anime che si trovano. In sintesi, di amore. Ricca di vari piani di lettura, con una descrizione toccante e inattesa di Kiev e del Donbass di ieri, alternata a rimandi alla realtà di oggi e al conflitto, che continua a essere uno scenario di cronaca, in attesa di un possibile negoziato. Pagine che si trasformano in una condivisione di sentimenti, di incontri, ma anche in un invito a coltivare la speranza. Insieme alla giornalista Maria Teresa Ferrari, che modera la presentazione, e alla lettrice Sandra Ceriani, che si occupa del reading, l’autrice farà luce su una vicenda che, a partire da una storia personale e narrata per circostanze del tutto casuali, tocca temi universali e di attualità, come la guerra, il coraggio al femminile e la necessità dell’accoglienza, su più fronti. L’autrice supporta l’Associazione Hope Onlus, che sostiene progetti umanitari per bambini e comunità, con più di 30 missioni già portate a termine in Ucraina dall’inizio del conflitto, e con cui la figlia Anastasia, oggi 19 anni, è appena tornata da un viaggio a Leopoli come volontaria in un orfanotrofio di bambini provenienti dalla sua stessa città, Luhansk, e sfollati a causa dei bombardamenti. Un atto di coraggio e di amore, per non dimenticare e per ricordare al mondo di tenere sempre l’attenzione alta, con la speranza di un futuro democratico e di un nuovo volto per l’Ucraina.
Home Cultura e Spettacolo “L’abbraccio di Kiev’’, storia di rinascita. L’appuntamento lunedì 14 novembre