In ventuno giorni sono state sei le multe emesse dalla Polizia locale per eccesso di velocità da quando è stato istituito il nuovo limite 30 km all’ora in alcune zone della città. Come è noto, i servizi di controllo della velocità sono decine ogni settimana e vengono programmati con largo anticipo dal Comando, interessando a rotazione le diverse strade cittadine. Un’attività di routine, che la Polizia locale svolge quotidianamente per la sicurezza di automobilisti, pedoni e ciclisti e che non riguarda ovviamente solo il perimetro delineato dai nuovi limiti. “E’ ridicolo pensare che si voglia fare cassa con sei multe in ventuno giorni – afferma il sindaco Federico Sboarina -. Il nuovo limite di velocità non ha ha nulla a che fare con i normali controlli sulla circolazione che avvengono su tutto il territorio comunale e sono programmati dal Comando con largo anticipo. Che poi il sindaco disponga le vie in cui effettuare i controlli, è un’altra colossale baggianata di chi ha buon tempo. Io, in epoca di Coronavirus, di sicuro non ne ho”.
Il consigliere di Fratelli d’Italia non è certo dello stesso avviso e con lui anche Leonardo Ferrari, Maria Fiore Adami e Gianmarco Padovani. “Abbiamo appreso a fatto compiuto dell’Ordinanza Dirigenziale n.382 del 06/05/2020 che ha introdotto la cosiddetta “Zona 30 km/h” nei Quartieri di Veronetta, Cittadella, San Zeno e Borgo Trento. Riteniamo questa decisione inopportuna e inaccettabile sia nel metodo che nel merito. Nel metodo non condividiamo si insista nell’adottare misure che limitano o condizionare la libertà di movimento e circolazione delle persone senza nemmeno verificare se ci sia il consenso da parte della maggioranza del consiglio comunale. Nel merito riteniamo assurda e fuori dalla realtà questa misura. Non è una questione politica. È una questione pratica di buonsenso. Per questo rivolgiamo all’Amministrazione un appello a revocare immediatamente l’Ordinanza Zona 30 km/h. In caso contrario presenteremo una Mozione in consiglio comunale per mettere fine a queste misure che limitano e tartassano i veronesi anzichè aiutare a favorire una ripresa ordinata delle attività. Confidiamo di essere ascoltati, nell’interesse dei cittadini veronesi”.
Il consigliere comunale di Verona Domani Marco Zandomeneghi contesta il provvedimento comunale. “L’istituzione delle zone a 30 km/h è assolutamente inutile, quasi grottesca e non incentiva l’uso di biciclette o monopattini ma semplicemente disincentiva gli automobilisti e quindi i cittadini a recarsi in centro, preferendo così i centri commerciali rispetto alle botteghe storiche”.
Sull’istituzione della nuova zona 30 intervengono pure i consiglieri della Lega con il capogruppo Anna Grassi e Laura Bocchi, Vito Comencini, Thomas Laperna, Paolo Rossi, Roberto Simeoni, Andrea Velardi e Alberto Zelger. La proposta dei consiglieri della Lega, esclusi da ogni tipo di decisione a riguardo, è la seguente: “Esclusione della mappatura Zona 30 di tutte le strade di scorrimento interquartierali a partire dalla circonvallazione interna”. All’appello si uniscono i capogruppo della Prima e della Seconda circoscrizione della Lega, Luigi Grassi e Alberto Grigoletti. “L’unico risultato finora ottenuto dal cosiddetto piano per la mobilità d’emergenza introdotto dagli assessori Segala e Zanotto è quello di salassare gli automobilisti che sono tornati, spesso ignari, a transitare ai 50km/h in Circonvallazione Maroncelli diventata all’improvviso, e senza alcuna modifica viabilistica, una zona 30”, concludono per il gruppo consigliare Pd Federico Benini, Elisa La Paglia e Stefano Vallani.