La Zai romana rivive al Park Arsenale Uno spazio di grande valore storico e archeologico. Rinvenuti i resti di un mulino. C’è anche una cisterna asburgica

Prende forma la grande area verde che diventerà il cuore dell’ Arsenale dopo i lavori di riqualificazione. Da oggi è infatti aperta alla cittadinanza l’area verde realizzata sulla superficie del parcheggio Arsenale, a due passi dal centro, uno spazio dal grande valore storico ed archeologico che lo rende unico nel genere.
Ne è protagonista il grande mulino romano rinvenuto durante il cantiere del parcheggio; i resti del manufatto, dopo un complesso lavoro di restauro sono stati riposizionati esattamente là dove erano stati trovati e da oggi sono visibili alla cittadinanza.
Si tratta di reperti datati al primo secolo avanti Cristo, la cui ricostruzione storica ci dice che in questa area, più di duemila anni fa, c’era la Zai romana, la zona produttiva dell’epoca. E il mulino ad acqua, con la sua grande ruota di diametro 5 metri, ne era il fulcro.
Proprio il ritrovamento di una serie di reperti storici, oltre al mulino romano anche la cisterna asburgica nel primo piano interrato del parcheggio, avevano a suo tempo rallentato i lavori di costruzione del parcheggio stesso, realizzato in project financing dalla ditta Park Arsenale s.r.l. ed inaugurato nell’estate del 2017. La complessità delle operazioni e dei materiali necessari per consolidare e restaurare i reperti del mulino ha richiesto il coinvolgimento di diversi professionisti che, coadiuvati dalla Soprintendenza, non solo hanno riportato alla luce un pezzo di storia della Verona romana, ma l’hanno restituito all’originaria bellezza.
Il sindaco era accompagnato dal vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici. Erano presenti l’assessore alla Pianificazione urbanistica, la presidente della commissione consiliare temporanea Arsenale, la presidente della 2^ Circoscrizione, il presidente del gruppo edile Fedrigoli Costruzioni Guglielmo Fedrigoli, che ha realizzato i lavori del parcheggio, l’architetto Francesco Monaco dello studio tecnico Monaco e l’ingegnere Alessio Perlini dello studio di Ingegneria Modena che hanno curato la progettazione della parco archeologico in collaborazione con la Soprintendenza.
Per il sindaco, che ha ufficialmente inaugurato l’area, siamo di fronte “ad un’altra promessa mantenuta ai cittadini. Infatti si comincia a intravedere la parte del nuovo Arsenale che sarà destinata a verde, e che prenderà ancora più forma dopo l’abbattimento delle prime palazzine non vincolate in programma nelle prossime settimane”.