Ci siamo, o quasi. Amezzanotte “scatta” il silenzio elettorale, domani riposo e domenica si vota. Domenica sera Verona avrà il nuovo sindaco che potrebbe essere uguale al vecchio oppure voltare decisamente pagina. La sfida è stata caldissima, esattamente come il clima che l’ha circondata, anzi, forse anche di più. Segnata da appelli, controappelli, camminate, passeggiate, biciclettate, flash mob. Da inviti raccolti o evitati, colpi bassi e “invasioni di campo”, entrate a gamba tesa e tackle qualche volta durissimi.
Non è mancato niente, neppure un tentativo di “apparentamento”, anche questo evitato. Damiano Tommasi riparte dal suo 39,8%, che l’ha datto vincere al primo turno. “Ma adesso c’è il secondo tempo” ha detto. Sboarina insegue col suo 32,7%. “Ma questa è un’altra partita” sottolinea. 48 ore e sapremo tutta la verità.