Il sindaco Federico Sboarina e l’assessore all’Urbanistica Ilaria Segala hanno incontrato Confindustria e Ance per consegnare la documentazione relativa Variante 29. Adottato dalla Giunta lo scorso 25 giugno, il corposo documento detta le linee dello sviluppo urbanistico da qui al 2030 e ha nel recupero e nel minor consumo del suolo i suoi principi cardine.
L’obiettivo dell’incontro con il presidente Raffele Boscaini e il presidente Carlo Trestini è di un confronto diretto con le categorie maggiormente coinvolte nella trasformazione urbanistica. Da adesso, infatti, c’è la possibilità per cittadini e stake holders di presentare osservazioni, l’iter autorizzativo prevede la discussione in commissione, seguita dal voto del Consiglio comunale e poi dalle osservazioni.
L’Amministrazione intende coinvolgere la comunità su questa nuova visione della città pubblica che, per la prima volta, pianifica una parte del tessuto già consolidato, quei 3 milioni e mezzo di metri quadrati di aree dismesse, che oggi si trova in stato di abbandono, aree spesso private e inutilizzate ma con grandi potenzialità per il contesto in cui sono inserite.
Ben 189 le manifestazioni di interesse arrivate per essere inserite nella Variante, segno di un tessuto che ha risposto in modo più che positivo ai nuovi stimoli sul fronte urbanistico e che ne condivide i principi di fondo.
“In un anno abbiamo-ha detto il sindaco Sboarina- realizzato questo documento urbanistico che cambierà il volto di Verona. Molti dei recuperi sono nella zona sud, dove maggiore è la presenza di capannoni dismessi, ma la rigenerazione interessa tutti i quartieri. Il confronto sullo sviluppo coerente che abbiamo progettato è importante, per questo ho voluto consegnare personalmente il materiale a Confindustria e Ance affinché avessero modo di studiare l’evoluzione e dare il proprio contributo. Da questa Variante, infatti, si metteranno in moto sviluppo e posti di lavoro”.
Carlo Trestini ha sottolieato come Verona sia una città con enormi potenzialità di sviluppo e con numerosi edifici che necessitano di profondi interventi di recupero e riconversione, per rispondere alle nuove esigenze del mercato. L’auspicio è che la Variante 29 possa essere l’elemento di unione tra questi due aspetti, che attendono da tempo risposte concrete.
Raffaeloe Boscaini ha detto che leggerà il progetto con grande attenzione. “Sono anche convinto -ha conculuso- che per Verona sia necessario un salto di qualità che ci permetta di affacciarci ai prossimi decenni con slancio”.