La Valpolicella patrimonio dell’Unesco, sostiene l’assessore regionale Bozza. E la Regione ha approvato la mozione da lui presentata, proprio rispetto a questa ipotesi.
“La Valpolicella – dice Bozza – è terra di eccellenze mondiali e di turismo internazionale. Paesaggio, arte, architettura, vino, storia sono il biglietto da visita di un luogo dove imprese e associazioni si adoperano da decenni per la valorizzazione delle risorse naturali, della biodiversità e dello sviluppo sostenibile. Annoverarla come sito Unesco può dare ulteriore impulso a questo circuito virtuoso che unisce cultura, turismo, no profit e impresa, anche in un’ottica di collegamento con il vicino capoluogo, Verona, che è città patrimonio dell’Unesco dal 2000”.
Bozza è da sempre attento a salvaguardare l’identità della Valpolicella. Il Consigliere azzurro da mesi è impegnato in sinergia con il Consorzio di tutela della Valpolicella, le associazioni di categoria agricole, la Fi.Vi (produttori indipendenti) e Assoenologi, a frenare i processi di dealcolazione del vino IGP e DOP istituiti dalla nuova PAC 2023 approvata dall’Unione europea: “Il prodotto dealcolato non deve essere chiamato ed etichettato come vino e va esclusa la dealcolazione degli IGP e Dop – dice Bozza – l’Ue ha approvato la Pac, ma si può ancora frenare questo processo battagliando sulle norme attuative ancora da varare. Il Veneto intero può e deve fare sistema”.