Il XIV Congresso di Uil Verona ha rinnovato per altri quattro anni l’incarico di segretario generale a Lucia Perina. Segretario uscente, è stata confermata all’unanimità dai delegati aventi diritto di voto che si sono riuniti al Crowne Plaza. Al congresso hanno partecipato anche Gerardo Colamarco, segretario generale Uil Veneto, e Domenico Proietti, segretario nazionale Uil, mentre ha portato i propri saluti il sindaco di Verona Federico Sboarina. “Sono orgogliosa del lavoro fatto fino ad ora – ha commentato a caldo Lucia Perina – ma riconosco che molto rimane ancora da fare. Per questo ringrazio tutti i delegati per la fiducia che mi hanno accordato di nuovo”. Il ruolo del sindacato a livello territoriale e nazionale, la sicurezza nei luoghi di lavoro, l’accordo sulle relazioni industriali firmato a marzo con Confindustria: sono questi alcuni temi che la segretario Perina ha toccato nella sua relazione al congresso. Ma anche l’attenzione alla legalità e contro le infiltrazioni criminali a Verona e il confronto su nuovi modelli produttivi che permettano una migliore gestione del rapporto lavoro/vita personale. “Il sindacato – ha detto nel suo intervento Perina – deve operare in modo da ricreare le condizioni giuste per realizzare politiche attive e lungimiranti del lavoro, per tentare di ricostituire attorno ad un progetto credibile, e non a promesse inattuabili, un sistema economico che sfrutti la congiuntura favorevole per fare passi avanti”. In questa direzione va l’accordo raggiunto da Cgil, Cisl e Uil, dopo 18 mesi di trattative, su “Contenuti e indirizzi delle relazioni industriali e della contrattazione collettiva” con Confindustria. “L’intesa – ha chiarito la segretario generale Uil Verona – stabilisce linee di indirizzo per i contratti garantendo ampia autonomia di azione ad ogni categoria, ma si impegna anche in una lotta ai contratti pirata, cioè quelli stipulati tra associazioni imprenditoriali e sindacati entrambi di dubbia rappresentatività”. Proprio per quanto riguarda i contratti, Perina lancia la sfida fino ad oggi tabù sugli orari di lavoro: “Forse dovremmo cominciare ad affrontare anche il tema della riduzione degli orari di lavoro. Il lavoro sta cambiando velocemente ed esige nuove soluzioni. Una riflessione da compiere dovrebbe riguardare l’ipotesi di diminuire gli orari delle persone, ma aumentando quello delle attività di produzione e dei servizi”. Una sfida che tiene conto delle giuste esigenze di conciliare vita lavorativa e vita privata, ma che potrebbe fornire anche una soluzione ad un’economia che stenta ad uscire dalla crisi. A febbraio, infatti, sono tornate ad aumentare, dopo 4 mesi di flessione, le richieste di ore di cassa integrazione. La Cig ordinaria è quasi triplicata con un +168% rispetto a gennaio, mentre la cassa straordinaria ha fatto segnare un +268%. Complessivamente, le ore di cassa integrazione autorizzate nella nostra provincia, a febbraio, sono state 344.520. Ma Uil Verona si è assunta il ruolo di presidio della legalità non solo nel mondo del lavoro, visto che sta promuovendo e consolidando una rete strutturata di associazioni per diffondere la cultura di autentica legalità. “In particolare – ha sottolineato la segretario Perina – a Verona, città e provincia ricca di denaro, risulta preoccupante il fenomeno dell’inquinamento criminale del nostro tessuto commerciale, finanziario e produttivo, come testimoniano inchieste della magistratura e ben 13 interdittive antimafia”. Il Caf Uil Verona, dal 2014 ad oggi, ha accolto nei propri uffici più di 80mila cittadini. Ha verificato i dati e compilato a più di 45mila utenti il modello 730, ha aiutato attraverso il modello Isee oltre 12mila famiglie dando consulenza e assistenza a per la gestione di colf e badanti, ma anche su modelli unico, dichiarazioni di successione, contratti di locazione e calcolo di Imu e Tasi.