“La stagione era iniziata con varie difficoltà, ma la società è intervenuta prontamente e quindi direi che si sono dimostrati anche pronti nell’aiutare la squadra e l’allenatore.” Questa l’analisi della prima parte di stagione di un ex storico capitano della Tezenis, Giorgio Boscagin. Per l’ex numero 11 gialloblù, nativo di Tregnago e cresciuto nel settore giovanile gialloblù, prima di diventare il capitano della Scaligera nel periodo compreso tra il 2011 e il 2017, senza contare gli esordi da giovanissimo nel triennio tra il 1999 e il 2002: “Oltre alla Tezenis, nel veronese ho giocato un ultimo anno in C Gold con la Cestistica. Adesso non gioco più, ma non nascondo che ogni tanto la voglia di giocare torna, perché comunque la pallacanestro è entrata nella mia vita a 11 anni e poi ci è rimasta per molto tempo. Adesso sono cambiate le priorità, c’è la famiglia, c’è un lavoro e quindi la scelta, a livello personale, è stata quella di non continuare in un mondo che mi ha visto protagonista per tanti anni. Resta sempre un pensiero per quelle che sono state le mie esperienza più importanti, Verona e Reggio Emilia.” Tezenis che per anni ha potuto contare su Giorgio Boscagin come protagonista, ma che oggi è a sua volta protagonista di una regolar season spettacolare. È arrivata a 8 , infatti, la striscia di vittorie consecutive: “Conoscendo coach Ramagli, posso dire che la chiave dei successi delle sue squadre sia la metà campo difensiva. Anche nelle annate passate più importanti che abbiamo fatto insieme al coach, nonostante avessimo molto potenziale offensivo, era la difesa a permetterci di avere continuità di risultati. Inoltre, oltre all’aspetto prettamente tattico, Ramagli, è una persona che porta con se anche tutto il suo bagaglio umano e questo secondo me fa la differenza in una squadra che punta a vincere.”
Vittorie che hanno permesso alla Tezenis Verona di consolidare il secondo posto in classifica e di tornare a disputare le Final Eight di Coppa Italia di Serie A2, competizione che proprio capitan Boscagin, insieme a coach Ramagli hanno vinto nel 2015: “La Coppa Italia è un weekend importante e molto bello perché si vive tutto il giorno di pallacanestro. Sono partite da dentro fuori, dove non c’è un domani, e quindi ogni sfida dev’essere vissuta al massimo. È chiaro che Verona dovrà essere pronta a sfruttare ogni episodio per portarlo a proprio favore, perché poi tante volte nelle partite secche è questo che fa la differenza.”
E questa Tezenis, può finalmente sognare? “Adesso è ancora presto. Sarà fondamentale arrivare in buone condizioni ai play off, perchè là si gioca ogni due giorni e sarà decisivo l’aspetto fisico oltre a quello psicologico”.
Giovanni Miceli