Chiude dal 16 giugno e riaprirà i spera prima della ripresa delle scuole, il sottopasso di via Bernini Buri a San Michele Extra, un nodo fondamentale per l’accesso e l’uscita dalle Basse di San Michele e per il parco di Villa Buri. La chiusura, che era stata gà prevista nei mesi scorsi e poi era slittata su richiesta dei residenti per cui si è aspettato il termine delle lezioni scolastiche, è necessaria per proseguire con la nuova fase dei lavori per la Tav che ha trasformato la zona tra San Michele, Verona est e San Martino in un enorme cantiere per la nuova linea Verona-Vicenza. Già in questi giorni nel sottopasso è stato disposto il senso unico alternato regolato da semaforo, perché su una corsia sono iniziati gli scavi per le condotte. Ma dal 16 giugno, la nuova viabilità prevederà che chi entra in località Basse di San Michele potrà percorrere il sottopasso ciclopedonale solo in ingresso, mentre in uscita si dovrà svoltare a destra, imboccare via Serenelli ed entrare in tangenziale verso Verona est. La soluzione è stata oggetto di tutte le verifiche sulla sicurezza da parte degli uffici comunali e della Polizia locale e va incontro anche alle esigenze dei produttori agricoli presenti nella zona, assicura il Comune. Ma cosa sta succedendo in questa zona per i lavori della Tav? Come procedono i cantieri e soprattutto che cosa si sta costruendo? Questa linea Verona-Vicenza Padova è assegnata al consorzio di imprese Iricav Due che è il general contractor dell’opera. Il termine è previsto a dicembre 2026, quindi ci attendono altri tre anni di lavori che vengono svolti garantendo comunque sempre la regolarità del traffico e il funzionamento della linea ferroviaria storica per Venezia. Due sono i cantieri principali in questa zona, quello di San Michele, denominato Verona est che parte da Porta Vescovo e arriva fino al confine comunale con San Martino. E il secondo cantiere che è un vero e proprio quartier generale nl territorio di San Martino Buon Albergo dove è ben visibile lungo il raccordo autostradale di Verona est l’enorme scavo con preparazione della nuova infrastruttura. Tutti e due questi cantieri rientrano nel primo lotto funzionale della Verona-Vicenza-Padova e sono stati avviati nel 2020. E questo primo lotto funzionale è l’unico al momento in fase di costruzione. Ecco i dettagli.
Una galleria artificiale passerà sotto San Martino e all’autostrada
Il primo lotto Funzionale Verona – Bivio di Vicenza ha un valore di circa 2,5 miliardi di euro, nell’ambito di un investimento complessivo di oltre 2,7 miliardi da parte di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane). La nuova tratta correrà per 44Km da Verona a Vicenza, attraversando 13 Comuni – 8 in provincia di Verona (Verona, San Martino Buon Albergo, Zevio, Caldiero, Belfiore, S. Bonifacio, Arcole e Monteforte d’Alpone) e 5 in provincia di Vicenza (Lonigo, Montebello Vicentino, Brendola, Montecchio Maggiore e Altavilla Vicentina). Il viaggio della nuova linea inizierà dalla stazione di Verona Porta Vescovo (Punta scambi estrema, lato Est) a partire da qui correrà parallelamente alla linea storica per circa 3,5 km fino a raggiungere la galleria artificiale di San Martino Buon Albergo . Questa galleria consentirà alla ferrovia di sottopassare l’abitato e l’autostrada, e – risalendo al piano campagna – di continuare il viaggio fino al nodo di scambio nei pressi di Vicenza, punto in cui termina il tracciato del 1° Lotto Funzionale e da cui partirà il tracciato del 2° Lotto funzionale, l’attraversamento di Vicenza. VERONA EST. Prendiamo in esame le opere localizzate nel Comune di Verona e che vanno a riguardare proprio il sottopasso di via Buri. Il tracciato ha inizio ad est della stazione di Verona Porta Vescovo e corre in stretto affiancamento alla linea storica per circa 3,5 km, come spiega Iricav Due. In questi primi chilometri le caratteristiche della nuova linea AV/AC ricalcano quelle della linea esistente ma in una posizione più bassa per minimizzare l’impatto acustico sul contesto urbano (zona di San Michele Extra) e per garantire le velocità di progetto. Il progetto prevede lo spostamento della linea storica in una nuova sede ferroviaria, di nuova costruzione, posta appena più a nord dell’attuale posizione, mentre la realizzazione della nuova linea AV/AC è prevista sul sedime dell’attuale linea storica con alcuni adeguamenti di tracciato. Lo spostamento della linea storica interessa un tratto di circa 1 km; le fasi realizzative comportano la deviazione del traffico ferroviario sul sedime provvisorio della linea AV/AC al fine di non interrompere il servizio viaggiatori se non nei periodi strettamente connessi agli allacci dei binari. La linea storica, riposizionata sul nuovo sedime ferroviario, sarà dotata a fine lavori di barriere fonoassorbenti per la mitigazione del rumore data dal traffico ferroviario. Il tracciato ferroviario si svolge in rilevato, a meno di un breve tratto in viadotto che sarà realizzato per preservare il sito di interesse della “Fonte delle Monache”. Oltre alle opere strettamente ferroviarie, sono previste anche le seguenti opere “in interferenza”, funzionali alla realizzazione del nuovo tracciato ferroviario che interessano da vicino i residenti. Si tratta infatti del prolungamento sottovia esistente sotto la linea storica; dell’adeguamento di via Bernini Buri; del prolungamento del sottovia ciclopedonale esistente sotto la linea storica; del nuovo sottopasso ciclopedonale, della deviazione di via Serenelli e di via Salieri.
Tra sottopassi, gallerie e cavalcavia
Non sono interventi facili, perché si tratta di intervenire su una linea ferroviaria con spazi stretti, mantenendo in esercizio quella esistente e nel contempo sfruttando gli spazi limitati per la presenza di molti condomini costruiti a fianco alla linea. Molte attività di lavoro sono eseguite mentre la linea ferroviaria è mantenuta in esercizio per tutta la durata delle lavorazioni. Le attività in interferenza vengono realizzate per la maggior parte in fasce orarie già programmate di interruzione del traffico ferroviario, limitando così le interruzioni alla circolazione dei treni per le sole lavorazioni che interessano lo spostamento dei binari. Le operazioni procedono limitando il più possibile le demolizioni dei fabbricati e preservando l’edificio di interesse culturale “Villa Morandina”. Le attività hanno riscontrato alcuni ritardi dovuti alla messa a disposizione delle aree per il completamento della raccolta 2021 di vigneti e frutteti, spiega Iricav Due che anticipa quali saranno le nuove opere esterne. COMPENSAZIONI. Il progetto infatti prevede la riqualificazione del parco urbano dell’Adige con alcune opere volte ad una maggiore fruizione del territorio da parte della popolazione. In particolare la realizzazione del nuovo Percorso ciclopedonale tra Porto S. Pancrazio e S. Michele Extra collegato con il prolungamento del sottovia ciclopedonale esistente sotto la linea storica e l’abitato di Porto S. Pancrazio. E’ prevista poi la riqualificazione del sito “Fonte delle Monache” attraverso la realizzazione di alcuni percorsi pedonali di accesso ed un collegamento diretto con il nuovo percorso ciclopedonale tra Porto S. Pancrazio e S. Michele Extra. VIA UNITA’ D’ITALIA. Sarebbe anche necessario riqualificare la ciclabile di via Unità d’Italia oggi dimezzata per la presenza del cantiere, con pericolo per i ciclisti che la percorrono e si ritrovano poi di fronte la strozzatura che li costringe ad andare sulla sede stradale. SAN MARTINO BUON ALBERGO. Se da Porta Vescovo a San Michele la nuova linea corre lungo il vecchio tracciato, al raccordo autostradale di San Michele verso Verona est parte il cantiere per costruire la galleria artificiale di San Martino Buon Albergo. Questa galleria consentirà alla ferrovia di sottopassare l’abitato e l’autostrada e proseguire poi verso Vicenza. Dopo San Michele, dunque, il percorso della nuova linea si allontana da quello della linea storica curvando verso sud, affiancandosi al raccordo autostradale con la Statale 11 (attualmente in fase di ampliamento). Qui il tracciato sottopassa, tramite la galleria artificiale di San Martino Buon Albergo (che si sviluppa per circa 1.900 metri), il nuovo svincolo autostradale tra Verona Est, l’autostrada A4 e la Tangenziale Sud di Verona, per poi riemergere e proseguire in superficie su un tracciato che procede – con un’alternanza di rilevati e viadotti – fino all’interconnessione con il bivio di Vicenza. Il cantiere interessa una sezione di tracciato di circa 3,6 km e oltre alla galleria è prevista la realizzazione di due trincee e due cavalcavia, come opere direttamente inerenti la linea AV/AC. Previsto poi un cavalcavia stradale sull’Autostrada A4 all’altezza del casello di Verona Est; un cavalcavia stradale sul Raccordo Autostradale di Verona in corrispondenza della rotatoria di Via del Lavoro.