Sono le 2.00, è notte fonda. Giuseppe Cimarrusti, 26 anni e Davide Turazza, 36 anni, in servizio presso le Volanti della questura di Verona, sono raggiunti al petto da alcuni colpi sparati da un investigatore privato della provincia di Bergamo, ex parà specializzato nel tiro a segno.
Stanno pattugliando la Strada Statale n. 11, Giuseppe e Davide; in uno slargo appena fuori dalla città una Panda attira la loro attenzione. Forse intravedono anche una donna accasciata a terra. Capiscono che qualcosa non va. Si avvicinano. L’investigatore privato, che probabilmente ha appena scaricato la ragazza ucraina, accortosi dell’arrivo dei giovani poliziotti, inizia a sparare contro di loro e a sua volta viene colpito, rimanendo ucciso. Pochi minuti dopo una seconda pattuglia della Polizia arriva sulla statale, chiamata dai colleghi. I poliziotti trovano l’investigatore a terra, morto, mentre la ragazza è distesa agonizzante su un muretto di contenimento del fossato che costeggia lo spiazzo. Sull’asfalto, a pochi metri, ci sono anche Davide e Giuseppe, privi di conoscenza, ma vivi. Sono immediatamente trasportati all’ospedale di Borgo Trento ma è vano ogni tentativo di salvarli.
Davide Turazza aveva scelto di entrare in Polizia per assunzione diretta, in quanto fratello di Massimiliano, poliziotto deceduto per servizio dieci anni prima.
Fin qui la storia. In Strada Bresciana si è tenuta una breve e toccante cerimonia per lo scoprimento di una targa a ricordo di Davide Turazza e Giuseppe Cimarrusti, gli agenti di Polizia uccisi quindici anni fa in un conflitto a fuoco sulla Statale 11. Da ora, in Strada Bresciana, nel preciso punto in cui gli agenti trovarono la morte il 21 febbraio 2005, un’iscrizione ne ricorderà per sempre l’estremo sacrificio compiuto nell’adempimento del loro dovere. Peccato che la targa non è stata sistemata nel punto in cui i due agenti trovarono la morte, ma a qualche metro di distanza nel piccolo vallo che costeggia la Strada Bresciana. Una vergogna ha sbottato qualcuno. Ma dal Comune arriva la conferma dello spostamento per ragioni di sicurezza visto che la targa sbordava in maniera eccessiva verso la strada. L’ufficio traffico l’ha notato e la targa è finita nello scolo sterrato.