E poi arrivò la grande impresa. Una storia è scandita sempre da tappe fondamentali,passaggi che segnano una svolta. La conquista della Coppa Italia segnò l’ingresso della Glaxo di Vicenzi e Fertonani tra le grandi del basket italiano.
Accadeva 30 anni fa, come ieri. La Glaxo di Bucci arriva alla finalissima, contro la Philips Milano di Mike D’Antoni, battendo nell’ordine, Napoli, Caserta che poi vincerrà lo scudetto, la Virtus Bologna e Livorno. Sulla carta non ha scampo, Milano guida in quel momento la serie A1 e tra le due squadre c’è una spanna di differenza. Per storia, abitudine alla lotta, valori tecnici.
“Bucci ci credeva, ricordo che ci martellava dicendo “possiamo farcela, niente è impossibile”, ricordava di recente Giampiero Savio.
Fu decisivo e devastante Russell Schoene, l’Elkjaer di quella squadra. “Gli arbitri mi avevano fischiato tre falli, ero fuori di testa. E giocai da fuori di testa l’ultima parte del match, volevo la Coppa, a tutti i costi”.
Andrea Fadini, l’uomo che quella squadra aveva costruito con mano sapiente, ricorda un episodio di qualche giorno prima. “Andammo in Sardegna con volo privato, per evitare i disagi della trasferta. Perdemmo contro una squadra inferiore a noi, magari passammo per sbruffoni, visto che andammo in charter. Ma quella sconfitta ci servì per tenere alte le antenne e al gruppo arrivò un messaggio importante da parte della società. C’eravamo, ci credevamo”.
Quanto al paron, Giuseppe Vicenzi, “…è una delle tante pagine felici di quel ciclo. Bello ricordare, mi piacerebbe che lo facesse anche Verona, qualche volta…”
IL TABELLIN
GLAXO Verona 97- PHILIPS Milano 85
GLAXO: Brusamarello 6, Savio 10, Morandotti 13, Schoene 23, Kempton 20, Moretti 15, Fischetto 5, Dalla Vecchia 5, Frosini, Marsilli. All. Bucci.
PHILIPS: Montecchi 10, Riva 23, Vincent 31, Pittis 11, Mc Queen 6, Aldi 2, Bargna 2, Blasi, Ambrassa, Alberti. All. D’Antoni.