Binari a Cologna Veneta è il nuovo libro scritto da Federico Carbonini e pubblicato da Edizioni03. Il volume è disponibile nel sito internet della casa editrice, su Amazon, su eBay e su richiesta nelle librerie. Cologna Veneta, nel corso della storia, è stata interessata da due infrastrutture su binario: la ferrovia Ostiglia-Treviso e la tranvia San Bonifacio-Lonigo-Cologna Veneta, ora dismesse. In questo libro vengono raccontati le storie, le vicende e gli aneddoti che hanno caratterizzato l’ex ferrovia e l’ex tranvia dal momento dall’apertura sino alla chiusura definitiva. Tra i personaggi più influenti nella storia colognese di queste ex linee ci sono Giberto Arrivabene Valenti Gonzaga, Leopoldo Pullè, Florindo Masiero e Ugo Mioso: all’interno del volume vengono raccontate le loro vite mostrando l’impegno che hanno profuso verso Cologna Veneta con anche alcune foto a corredo. Gli articoli di giornale e le foto dell’inaugurazione mostrano una cerimonia importante per l’apertura dell’Ostiglia-Treviso, ferrovia considerata strategica da un punto di vista militare e commerciale. L’attivazione della ferrovia è avvenuta in due fasi: nel 1925 l’apertura della tratta Legnago-Cologna Veneta e nel 1928 l’apertura della tratta Cologna Veneta-Poiana di Granfion (poi rinominata in stazione di Grisignano di Zocco). La Seconda Guerra Mondiale ha colpito pesantemente l’Ostiglia-Treviso e anche a Cologna Veneta ci sono stati danni sulla ferrovia a causa del conflitto, seppur di entità minore rispetto ad altre tratte. Dopo il conflitto, la stazione ferroviaria di Cologna Veneta ha ricevuto degli attestati per l’abbellimento degli impianti, a dimostrazione dell’importanza che aveva l’infrastruttura. Venne inoltre attivata una fermata ferroviaria per soli passeggeri, al casello denominato San Sebastiano/Asigliano. Il trasporto merci, documentato dalle foto, segna l’ultimo periodo di esercizio della ferrovia. La tranvia, più antica e più centrale per il colognese rispetto alla ferrovia, è stata molto utilizzata tra ‘800 e ‘900 in quanto era l’unica infrastruttura su binario che univa il comune alla ferrovia Milano-Venezia nel comune di Lonigo, con diramazione per la stazione di Locara, e di San Bonifacio. Lo zuccherificio in località Sabbion è stato fondamentale per lo sviluppo commerciale e demografico di Cologna Veneta: è stato raccordato prima con la tranvia, permettendo lo scambio di merci con lo stabilimento di San Bonifacio, e poi tra la ferrovia e lo stabilimento di Legnago. Per il raccordo tranviario vi era un regolamento specifico per l’attraversamento del centro paese, percorso necessario, prima dello spostamento a est del fiume Guà, per raggiungere Sabbion. Vi sono infine anche due progetti di linee ferroviarie per il colognese mai portati a compimento, che tuttavia sono stati studiati e valutati. Ad arricchire i racconti, come ulteriore prova testimoniale degli avvenimenti, sono presenti oltre 90 foto storiche, più di 20 immagini tra cartine e disegni tecnici d’epoca ed una trentina di documenti.