Frank Peter Zimmermann, da oltre trent’anni fra i massimi virtuosi al mondo, debutta a Verona con l’Orchestra di Fondazione Arena: l’occasione è il secondo appuntamento della “primavera a tutto Brahms”, dedicata all’integrale di sinfonie e concerti del compositore tedesco, con direttori emergenti e solisti di fama internazionale. Venerdì 12 aprile, alle 20, e sabato 13 aprile, alle 17, è la volta di una pietra miliare del repertorio, il grandioso Concerto per violino e orchestra con il violinista tedesco Zimmermann quale solista d’eccezione, abbinato alla Seconda sinfonia in Re maggiore, che nel catalogo di Johannes Brahms è stata definita “pastorale” per il sapiente equilibrio di ombrosa timidezza e slanci gioiosi. Sul podio, anch’egli al debutto veronese, il maestro svizzero Christoph-Mathias Mueller. Il concerto (il quarto della Stagione Sinfonica 2024) ha una durata di 85 minuti circa più intervallo.
Il prossimo appuntamento sinfonico vedrà la prima italiana dell’eclettico e spettacolare Requiem di Andrew Lloyd-Webber, maestro indiscusso del musical odierno (e non solo). L’integrale brahmsiana prosegue il 3 e il 4 maggio con la Terza sinfonia diretta da Franz Schottky abbinata al Secondo concerto per pianoforte e orchestra con Pietro De Maria.