“Come già accaduto lo scorso anno, quando furono considerate le presenze possibili in base alla capienza dello spazio dello spettacolo, anche quest’anno ci saranno deroghe per l’Arena di Verona che potrà ospitare più di 1000 spettatori. Potrà stabilirlo la Regione. Perciò la stagione dell’Arena potrà svolgersi senza rischi. Salvini dovrebbe collaborare invece di lanciare allarmi infondati. Un atteggiamento miope e irresponsabile”. Così Alessia Rotta, deputata PD e presidente della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, risponde al leader della Lega Matteo Salvini.
“Folle mettere a rischio la stagione estiva dell’Arena di Verona, impossibile da pianificare con il coprifuoco alle 22 fino a luglio e un limite a 1.000 per gli spettatori come previsto dal decreto di ieri (che anche per questo la Lega non ha votato). Musica, arte, cultura e turismo non meritano chiusure e punizioni per altri mesi, il governo ascolti l’appello di Verona e dei Veronesi, del sindaco Sboarina e della Lega”. Così si era espresso il leader della Lega Matteo Salvini.
“Accolgo l’invito del nostro Sindaco Federico Sboarina e rilancio l’attenzione sull’insensata scelta di mantenere il numero massimo di 1.000 persone per l’ ingresso nell’Arena di Verona, quando ne potrebbe ospitare, senza alcun rischio, almeno 6.000, cioè la metà della capienza massima.
Incredibile anche l’obbligatorietà del coprifuoco dalle 22,00
Restrizioni inopportune, senza alcuna valida ragione logica” dice Paolo Paternoster (Lega). “Se le prescrizioni di cui sopra dovessero rimanere in vigore, causerebbero la cancellazione della stagione lirica 2021. Prevedibili e devastanti le conseguenze per la nostra Città e per il tessuto economico e sociale che gira attorno al teatro all’aperto più famoso del mondo. Oltre 500.000 presenze da Giugno a Settembre legate alla stagione sinfonica, 1.300 lavoratori, una lista infinita di aziende, tutte italiane, che ivi lavorano bastano per lanciare un accorato grido di allarme? Bene ha fatto Matteo Salvini a prendere le distanze dal decreto “aperture” che, di fatto, peggiora una situazione già gravemente compromessa. Diciamo si alla prudenza, alla sicurezza e alla ragionevolezza ma respingiamo ogni isterismo ingiustificato, dettato solo dall’ignoranza. Si può morire di covid ma anche di disperazione”, conclude l’appello di Paternoster.
Anche Ciro Maschio, parlamentare di Fratelli d’Italia, interviene sull’argomento. “Le misure del coprifuoco alle 22 e delle limitazioni indistinte fino a 1000 posti per i teatri all’aperto, confermate dal Governo Draghi-Speranza, sono assurde ed ingiustificate e massacrano la stagione areniana, che sta per partire, e la stagione estiva nella quale le attivitá turistiche ricettive e di ristorazione della nostra provincia speravano di poter trovare un minimo di ossigeno per sopravvivere.
Dobbiamo intraprendere ogni azione possibile per convincere il Governo a modificare immediatamente queste misure. A tal fine ho presentato un’interrogazione urgente al Presidente del Consiglio e al Ministro Franceschini, e mi appello a tutti i colleghi parlamentari veronesi a collaborare anche presentando nei prossimi giorno proposte ed emendamenti condivisi per evitare un danno così grave e ingiustificato al nostro territorio”, conclude l’onorevole di Fratelli d’Italia.