Si è svolto l’evento inaugurale della “Giornata di Raccolta del Farmaco” a cura della fondazione Banco Farmaceutico onlus che ha visto come ospiti d’onore il sindaco di Verona Federico Sboarina e il vescovo Mons. Giuseppe Zenti.
La raccolta nelle farmacie aderenti (elenco completo nel sito www.bancofarmaceutico.org) proseguirà fino a lunedì 15 febbraio.
«In questo periodo di enorme difficoltà per il reperimento del cibo e di conseguenza dei farmaci, sono certo che quella parte di comunità dei veronesi che ha retto senza troppo disagio la complessa fase della pandemia risponderà generosamente – ha detto il sindaco Sboarina -. Mi aspetto quindi uno slancio di generosità ancora maggiore rispetto agli altri anni».
«Dal mio punto di vista questa iniziativa contribuisce a creare una cultura della solidarietà caratterizzata dai piccoli gesti che in realtà fanno, tutti insieme, una grande differenza – ha sottolineato il Vescovo Mons. Zenti -. Evidentemente chi non ha nemmeno le medicine con cui curarsi soffre ancor di più, ed eventi come la Giornata di Raccolta del farmaco sono occasioni per aumentare il senso di partecipazione al vivere sociale»
«Quest’anno ai farmacisti è richiesto uno sforzo in più perché devono rivestire anche il ruolo dei volontari che non possiamo fare entrare in farmacia per le misure anticontagio – dice Elena Vecchioni presidente Federfarma Verona -, ma vista la massiccia adesione delle farmacie, questa situazione non ha evidentemente scoraggiato nessuno e così viene garantita la massima capillarità».
«La povertà sanitaria è purtroppo una triste realtà che si tocca con mano anche nella nostra provincia – spiega Matteo Vanzan delegato provinciale della Fondazione Banco Farmaceutico onlus -. Per questo la partecipazione dei cittadini insieme all’impegno delle farmacie è fondamentale per aiutare le persone in difficoltà economica a curare la propria salute».
Alla XXI Giornata di Raccolta del Farmaco aderiscono 148 farmacie veronesi di tutta la provincia, i cittadini possono partecipare donando farmaci da automedicazione antipiretici, colliri, antidolorifici, antiacidi, solo per fare alcuni esempi, tutti farmaci già selezionati in base alla richiesta degli enti abbinati ad ogni singola farmacia. I prodotti sanitari andranno a curare 20.000 bisognosi assistiti attraverso 19 enti caritativi del territorio veronese,convenzionati con la Fondazione Banco Farmaceutico onlus. La pandemia e la conseguente mancanza di lavoro hanno aumentato i bisogni di tanti cittadini e interi nuclei familiari anche veronesi che si ritrovano letteralmente in mezzo alla strada, senza soldi per l’affitto, per il cibo e anche per l’acquisto dei farmaci. Questa edizione della GRF sarà ricordata come la prima, nel rispetto delle misure anticontagio, senza la presenza massiccia dei volontari che da oltre vent’anni supportano l’operato dei farmacisti (da sempre attivi a Verona gli Alpini saranno presenti a macchia di leopardo davanti alle farmacie. In Veneto aderiscono all’iniziativa farmacie 505 cui sono abbinati 113 enti che assistono 65.000 persone in stato di bisogno. A livello nazionale la raccolta si svolge in 5.000 farmacie collegate a 1.800 realtà assistenziali.