La solidarietà a tutte le età favorisce traguardi sociali Idea nata da un gruppo di anziani per regalare il proprio tempo

Da soli a solidali. Perché tutte le età possono essere interpreti di solidarietà. È questo uno dei capisaldi della mission di ANTEAS, “Associazione Nazionale tutte le Età per la Solidarietà”. ANTEAS di Verona è parte della Rete Associativa Nazionale ANTEAS composta da 511 associazioni e 80.972 soci. Abbiamo intervistato Augusto Gambaretto, Presidente del coordinamento ANTEAS di Verona, cui fanno riferimento 18 associazioni di volontariato e promozione sociale di Verona e provincia, nonché Presidente dell’associazione ANTEAS solidarietà sociale di San Giovanni Ilarione. L’associazione crede in una comunità più accogliente ed inclusiva che metta al centro la persona e permetta di costruire insieme. La creazione di relazioni sociali dinamiche, aperte al cambiamento, sostenibili, plurali e intergenerazionali e la “generatività”, nell’identificare e mitigare i problemi sociali operando anche nella prevenzione, guidano l’operato di ANTEAS di Verona.ANTEAS Verona opera in rete con altre realtà del territorio, “collaborando con relazioni autentiche incentrate sulla fiducia e caratterizzate da un approccio sinergico volto alla condivisione delle esperienze per favorire i migliori traguardi sociali per le comunità”.

Come è nata la vostra realtà? Anteas è nata, trent’anni fa, dal desiderio di un gruppo di persone anziane, che volevano dedicare parte del proprio tempo a chi aveva bisogno di aiuto nella solitudine e nei momenti di difficoltà nella vita di tutti i giorni.

Qual è la mission dell’associazione? Operiamo per incentivare il volontariato. Vogliamo accrescere la sensibilità e la disponibilità delle persone a dedicarsi all’altro, intervenendo positivamente sulla comunità, attraverso attività che promuovano l’alto valore sociale del volontariato. Sosteniamo le associazioni di volontariato e promozione sociale, svolgendo un’efficace rappresentanza delle nostre associazioni affiliate, sostenendole, rafforzandole, accompagnandole nei processi di cambiamento e favorendo la partecipazione dei soci e volontari, incluso il supporto amministrativo e burocratico per potere amministrare e operare secondo le normative del terzo settore.

Quali sono le principali aree di intervento? Oltre al trasporto sociale e l’inclusione sociale, tramite supporto a minori per i compiti e avvicinamento alla lingua italiana per gli adulti, anche la gestione di centri e progetti: i centri di aggregazione anziani, con l’Università del Tempo Libero, e turismo sociale; il punto prelievi; il “Centro Sollievo” in convenzione con AULSS9, nell’area area decadimento cognitivo, e Alzheimer; i punti di ascolto progetto “Donna e Famiglia” e CAAV antiviolenza. (st)

Su quale territorio operate? Anteas Coordinamento Provinciale Odv Aps, il cui direttivo è composto dai presidenti delle associazioni aderenti della provincia di Verona, opera con riferimento ai bisogni avvertiti dalle famiglie, dagli anziani e dalle stesse associazioni in Verona e provincia. Anteas Solidarietà Sociale Odv opera su tutta la vallata dell’Alpone, con varie attività.

Avete in cantiere progetti di cui vorreste parlare in particolare? Ampliare la collaborazione del volontariato con altre realtà associative, incrementare le opportunità per il volontariato “giovanile” e, per questa ragione, siamo presenti con il CSV di Verona nel progetto “CERCASI UMANI”.

Mi racconta una “storia virtuosa” sorta grazie al contributo della vostra associazione? Durante il periodo del Covid, i volontari non hanno mai interrotto l’attività di supporto a 360 gradi verso chi aveva bisogno di aiuto, anzi è aumentato il numero dei volontari. Un’altra “storia” è quella di un gruppo di mamme che, con i loro bambini di età tra i 6 e i 15 anni, ha creato una nuova associazione denominata ANTEAS “La Molonara dei Bambini Aps”, per condividere l’esperienza della crescita dei figli, la socialità e per comunicare loro il senso del dono, inteso anche come tempo dedicato a persone sole, svantaggiate e bisognose di aiuto.Infine, l’esperienza, presso di noi, di volontari del “Servizio Civile” ha generato la possibilità di svolgere il progetto “CO.SP.ED. Comunità e spazio educante per crescere insieme” in due Comuni. Ciò ha favorito l’inclusione sociale di 48 minori, tramite il supporto ai compiti ed attività socializzanti, nonché ha consentito l’avvicinamento alla lingua italiana ad un gruppo di genitori extracomunitari, il tutto tramite un “volontariato intergenerazionale”.

Di che tipo di supporto avete maggior bisogno? Un aiuto economico, per poter affrontare i costi connessi all’operatività ed alla copertura dei co-finanziamenti previsti dai Bandi. Una sede operativa migliore di quella che abbiamo, per poter accogliere le persone nella riservatezza e per organizzare momenti aggregazione, di formazione di interesse sociale, ed altro.

Cosa vi augurate dal futuro per la vostra realtà? Auspico un ricambio generazionale, una maggior presenza dei giovani, poiché le associazioni di volontariato sono composte prevalentemente da persone in età avanzata. Abbiamo una convenzione di tirocinio di formazione ed orientamento con l’Università di Verona, e ciò può essere un’opportunità anche di arricchimento personale per giovani Universitari che ci possono contattare scrivendo a anteasverona@gmail.com. In aggiunta a questo, mi auguro che ci sia un miglior coinvolgimento delle persone prossime alla pensione, dando loro fiducia e una “carica” di gratitudine.

Stefania Tessari (puntata numero dieci)