Gli «scavalcati» nelle vendite delle azioni saranno valutati «con un occhio di riguardo», per loro le due ex banche popolari venete stanno studiando soluzioni migliorative, con una percentuale superiore del 15% di rimborso. Fabrizio Viola (nuovo ad di Popolare di Vicenza) e Cristiano Carrus (dg di Veneto Banca), come scrive il Mattino di Padova, sono arrivati a Dese, la parrocchia di don Enrico Torta, che in questi 18 mesi ha messo insieme molte associazioni di risparmiatori veneti. Ad ascoltarli una trentina di persone, i rappresentanti di 10 associazioni del territorio, che raggruppano gli azionisti-risparmiatori di Vicenza e Montebelluna. I dirigenti dei due istituti si sono detti disponibili ad ascoltare il territorio, ma la proposta presentata nei giorni scorsi a Padova non può essere cambiata. E invitano a fare una considerazione razionale della situazione generale e della proposta per i ristori. «L’offerta del 15% rimane inaccettabile, non si può rinunciare all’85% dei propri risparmi – ha commentato l’avvocato Camilla Cusumano (Adusbef Verona) – Dalla documentazione che abbiamo esaminato si evidenziano irregolarità per cui le banche dovrebbero risarcire il 100%: noi proseguiamo con le battaglie legali». Ma per Viola e Carrus la soglia del 15% non può essere toccata, pena il futuro dei due istituti.