Si sono sfidati sul palco del Teatro Stimate i tre candidati alle primarie del Pd. L’incontro ha avuto per protagonisti Damiano Fermo, Gustavo Franchetto e Orietta Salemi, che sono stati interrogati dal giornalista Lillo Aldegheri. Ciascun candidato ha avuto a disposizione qualche minuto per una breve introduzione e al termine del primo giro di presentazioni si è dato il via alle domande del moderatore e del pubblico. Si è trattato dell’appuntamento principale prima delle votazioni di domenica 2 aprile dalle quali emergerà il nome del candidato sindaco alle elezioni comunali 2017 di Verona per il Partito Democratico, oggi guidato da Alessio Albertini. I tre candidati hanno esposto i punti nodali dei rispettivi programmi amministrativi in vista del prossimo quinquennio. Alla domanda su quale sarà l’avversario più temibile in un eventuale ballottaggio, la professoressa Salemi ha risposto che “con i 5 stelle si rischierebbe di avere una città a guida populista, che il centrodestra sarebbe un avversario tosto, ma ha aggiunto che forse a Verona ci sarebbe più gente pronta a rivotare Tosi piuttosto che la Lega di Salvini”. Fermo ha detto a sua volta di non aver paura dei Cinque Stelle, condividendo molte delle loro idee mentre “la vera forza distruttiva è la Lega”. Secondo Franchetto infine, “andando al ballottaggio con i Cinque Stelle tutto potrebbe succedere, ma – ha concluso – al ballottaggio ci andiamo noi, e vinceremo”. Alle primarie, lo ricordiamo, potranno votare tutti i cittadini residenti che abbiano compiuto il 16° anno di età e aderiscano alla proposta politico-programmatica del PD sottoscrivendo l’apposito registro. A copertura delle spese organizzative sarà richiesto a ciascun elettore di versare 2 euro. Per favorire la partecipazione i volontari Pd sono al lavoro per allestire 23 seggi in tutta la città, sfruttando sedi, sale civiche, centri culturali e gazebi. Si voterà dalle 8 alle 21. U. C.